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Lecce, dalla prossima settimana seconda tranche buoni spesa a 3mila famiglie

LECCE- Dalla prossima  settimana, Palazzo Carafa dovrebbe erogare la seconda tranche dei buoni spesa per le famiglie leccesi travolte dall’emergenza Covid. Sono circa tremila quelle che hanno già usufruito del contributo per l’acquisto di generi di prima necessità e la seconda tranche è riservata sempre a loro, che non dovranno ripresentare la domanda. Dalla prossima settimana, infatti, riceveranno dagli uffici un messaggio che dà il via (inutile dunque presentarsi prima nei negozi) e con cui viene recapitato un video tutorial che spiega come fare. Cambia, infatti, la modalità: non più buoni cartacei, anche alla luce dei tentativi di falsificazione riscontrati nelle scorse settimane; le somme spettanti saranno caricate direttamente sulla tessera sanitaria degli aventi diritto, con importi uguali a quelli della prima tranche. Dopo aver ricevuto il messaggio sul telefonino, le famiglie potranno presentarsi all’esercizio convenzionato, con tessera sanitaria e documento d’identità, e il supermercato scaricherà quella somma, che sarà poi rimborsata dal Comune.

Per poter procedere in tal senso,  si è resa necessaria una variazione di bilancio per iscrivere in entrata i fondi nazionali (566.141 euro) e regionali (279.525 euro) stanziati per la prima tranche e i cui residui serviranno a coprire anche la seconda erogazione, assieme ai 224mila euro previsti nelle scorse ore sempre dalla Regione e ai 40mila euro di donazioni giunte da due imprese private, la Pezzuto Osvaldo&C. (15mila euro) e la Codere, che gestisce la sala Bingo (25mila euro).

Un passaggio tecnico portato in Consiglio comunale, convocato in mattinata con modalità telematica con i consiglieri collegati via web da casa.  Il centrodestra sulla variazione di bilancio, per quanto punto formale, ha votato contro, non accompagnando il voto da dichiarazione che lo motivasse.

Durante l’assise, sono state discusse anche delle mozioni che erano state presentate a marzo e in parte superate. Tra le altre, la questione relativa alla proposta avanzata da alcuni banchi della minoranza di cancellare la Tari per gli esercizi commerciali rimasti chiusi a causa delle disposizioni del governo. Su questo l’amministrazione Salvemini ha fatto sapere di voler portare in giunta, la prossima settimana, la delibera con cui le attività verranno esentate, relativamente al periodo di chiusura durante l’emergenza, per la parte variabile della tassa sui rifiuti, cioè solo per quella che è nella disponibilità del Comune, mentre la restante parte è di competenza statale e non può essere cassata dagli enti locali. Per questo scopo si attingerà ai 5,6 milioni di euro spettanti a Lecce dal fondo di oltre 3 miliardi stanziato dal governo per i Comuni.

 

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