TARANTO- Un lavoratore dello stabilimento ArcelorMittal di Taranto è stato “licenziato per aver commentato sulla propria bacheca Facebook quel che realmente accade in fabbrica”. Lo afferma in una nota Francesco Rizzo, coordinatore provinciale dell’Usb, che parla di “un’azienda senza scrupoli”.
L’operaio – a quanto si apprende – aveva criticato attraverso il social network le condizioni di lavoro all’interno del siderurgico tarantino. Rizzo evidenzia anche una presunta disparità di trattamento nel pagamento delle aziende dell’indotto e definisce questo un “atteggiamento razzista. Ci risulta – conclude il sindacalista – che i bonifici siano arrivati ad alcune aziende del nord, diverso trattamento per quelle locali, che attendono ancora il pagamento degli arretrati”.