LECCE – Il pallone non rotola più in campo ma rimbalza da video conferenza in video conferenza e da comunicato in comunicato generando il caos totale.
L’assocalciatori guidata da Damiano Tommasi ha reso noto che la volontà è quella di tornare al più presto in campo con le più ampie garanzie di sicurezza per tutti gli addetti ai lavori e senza avere nessun privilegio rispetto ad altri lavoratori per quanto riguarda i controlli medico sanitari.
Anche la Lega A ha confermato l’intenzione di portare a termine la stagione sportiva qualora il Governo ne consenta lo svolgimento, nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza. Anche se sono diverse le società che non sono d’accordo su questa linea e tutto ancora è da definire.
Il Governo però frena in attesa della riunione di mercoledì per discutere il protocollo con tutte le parti in causa voluta dal Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, che al Tg2 ha affermato: “Non do la certezza né della ripresa degli allenamenti il 4 maggio, né del campionato. Valuterò con molta attenzione la ripresa degli allenamenti”.
Il freno a mano lo tira anche il ministro della Salute Roberto Speranza: “Sono un grande appassionato di calcio ma, con oltre 400 morti al giorno, con sincerità è l’ultimo problema di cui possiamo occuparci”.
Intanto a rendere ancora più frenetica la storia arriva la notizia delle dimissioni del dottor Rodolfo Tavana.
Lo storico medico del Milan prima, adesso al Torino, ha rappresentato i medici della Serie A, e dopo la stesura del protocollo, a cura del gruppo di cui faceva parte, si è dimesso dal comitato medico scientifico della Federcalcio. La motivazione ufficiale è prettamente personale ma non è da escludere che alla base della decisioni ci sia il parere contrario all’applicabilità del protocollo.
Mercoledì dunque potrebbe essere una giornata decisiva o forse no, o forse sì… il calcio è nel caos, questa è una verità inopinabile al momento.
M.C.