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Donati: “Sogno la salvezza: è un atto dovuto ai nostri tifosi”

LECCE – Giulio Donati, il terzino che gioca bene sia a sinistra che a destra, arrivato a Lecce nel mercato di riparazione è stata una di quelle pedine che ha permesso a Liverani di rimettere in ordine parecchie delle sue idee calcistiche. Ha parlato dalla sua casa, in questo periodo di stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria:

Sto bene, in ansia no, preoccupato nemmeno, ma allo stesso tempo non dobbiamo sottovalutare questa situazione che è molto particolare e unica; sono convinto che seguendo le direttive che ci vengono date dal Governo e dalla Sanità nazionale, possiamo uscirne il prima possibile. Sono a Lecce, con la mia compagna e con la mia bambina, mi tengono compagnia. Giochiamo, cuciniamo, guardiamo serie tv. Con gli amici ed i parenti ci sentiamo con le video chiamate e poi più avanti ci sarà tempo e modo per riunirci”.

Nelle scorse ore sono stati consegnati al DEA del Vito Fazzi di Lecce tre ventilatori polmonari donati proprio da tutti i componenti della prima squadra giallorossa:

Un gesto che abbiamo fatto tutti insieme, quando il capitano ci ha proposto di farlo abbiamo accettato immediatamente perché ci tenevamo a dare il nostro contributo alle persone che hanno bisogno dei respiratori in questo momento, quindi è un gesto fatto col cuore e speriamo di aver fatto un gesto gradito e necessario all’ospedale di Lecce”.

A Giulio manca la quotidianità, il campo, fino al momento dello stop è sceso in campo 9 volte, siglando anche un gol nella sfortunata gara con l’Atalanta, poi sente la mancanza dei familiari, degli amici, racconta la sua giornata e cosa farà dopo, quando tutto sarà finito:

Tornare a giocare, perché ci manca molto, a noi giocatori, ai tifosi, perché ci fanno sentire questa lontananza e ci auguriamo di tornare a giocare il prima possibile. A livello extra calcistico una bella cena con gli amici per passare un po’ di tempo insieme.

Lo sport per me è importantissimo, qualche esercizio, una corsa, devo farlo per sfogarmi un po’ poi Internet perché senza siamo finiti, per mantenere i contatti con i nostri cari.

La mattina ci svegliamo presto, ci sveglia la bambina, poi la mia compagna prepara la colazione ed io inizio allenarmi, esco fuori, corsa vicino casa, e poi esercizi in casa che il nostro preparatore ci ha consigliato; poi pranziamo e dopo giochiamo con la bambina e la sera film e serie tv sul divano, e poi giro di chiamate”.

Poi parla dei motivi che lo hanno convinto a scegliere Lecce, per lui è stato un ritorno, e dell’obiettivo primario e unico che ha in testa e poi si vedrà:

I punti a favore erano molti, si vedeva la compattezza a livello di gruppo, qualità che permettono di lottare fino alla fine per la salvezza, il progetto tecnico molto invitante perché a me piace molto lo stile di gioco che il mister chiede ai terzini. A questo aggiungo la mia esperienza passata che aveva lasciato bei ricordi riguardo alla piazza, la città e questa maglia, sono La state scelte veloci e facili.

L’obiettivo adesso è la salvezza, atto dovuto a tutte le persone che ogni domenica ci sostengono con tanto calore e poi in futuro vedremo; cerco sempre di migliorami, sono ambizioso, ma adesso è importante pensare alla salvezza”.

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