SALVE- Oltre duemila persone, stando alle stime fatte dal sindaco di Salve Francesco Villanova, hanno partecipato questo pomeriggio alla fiaccolata contro il depuratore Ecolio2. Il raduno in piazza Dante a Salve, alle 18: in testa, con i propri gonfaloni, gli amministratori salvesi, quelli di PatĂą e di Morciano di Leuca. A partecipare tantissimi cittadini dei Comuni coinvolti, compreso Presicce-Acquarica su cui insiste l’impianto e al momento commissariato.
Tutti a gran voce hanno chiesto la chiusura dell’impianto, nato per trattare reflui domestici ma che dal 2011 tratta anche rifiuti liquidi pericolosi industriali. Il depuratore è finito sotto accusa nella stagione di odori nauseabondi che hanno ammorbato l’aria, un anno fa. L’attenzione è alta perchĂ© è in corso la procedura di rinnovo, con riesame, dall’Autorizzazione integrata ambientale, che serve all’azienda per continuare a produrre. Per questa, il prossimo 23 gennaio tornerĂ a riunirsi la conferenza dei servizi in Provincia.
Nel frattempo, la mobilitazione è a tutto campo: i sindaci di Salve e Morciano, oltre all’ultimo sindaco di Presicce prima della fusione, hanno scritto una lettera aperta ai presidenti di Regione e Provincia per chiedere di sospendere la procedura di riesame dell’Aia fino a quando non sarĂ fatta una nuova valutazione dello stato di salute della popolazione della zona. Anche Lilt Lecce ha presentato un esposto in Procura facendo leva su questo: l’area del basso Capo di Leuca risulta quelle a piĂą alta incidenza e mortalitĂ per tumori e a “rischio epidemiologico alto”, stando ai dati rilevati dal progetto Geneo, con concentrazioni di inquinanti nei suoli simili a quell prossime a grandi aree industriali, come i Tamburi di Taranto.
A partecipare alla fiaccolata, giunta poi in piazza Matteotti, oltre la Lilt, anche molte altre associazioni, tra cui Italia Nostra e Legambiente.