MONTERONI- Il reato contestato è il 544 bis, uccisione di animale. Si dovrà difendere, nel corso di un eventuale processo, dall’accusa di aver investito e ucciso volontariamente un piccolo cane randagio di Monteroni a cui il vicinato aveva dato il nome di “Biondo”. Per il conducente dell’auto, un 32enne di Monteroni, il pm Maria Consolata Moschettini, ha chiuso le indagini.
L’episodio lo scorso luglio. Una notizia che aveva suscitato lo sdegno di moltissime persone, corredata da un video in cui si vedeva una Range Rover che travolgeva con le ruote il cane, sonnecchiante sul marciapiede. Il conducente si era presentato spontaneamente ai carabinieri qualche giorno più tardi ed era stato denunciato.
Da lì sono partite le indagini. Un veterinario ha eseguito l’autopsia sull’animale. L’indagato, che in tutto questi mesi ha ricevuto pesanti minacce sui social, ha sempre negato di averlo fatto apposta. Difeso dagli avvocati Alessandro Favale e Amilcare Tana, è stato ascoltato dagli inquirenti e ha dichiarato di aver travolto il cane per sbaglio durante un’inversione di marcia frettolosa dopo una telefonata che lo aveva convinto a tornare indietro. Telefonata che risulta dai tabulati. Diverse le associazioni ambientaliste che hanno già depositato l’atto di costituzione di parte civile: tra queste l’Enpa, l’ente nazionale protezione animali, l’Oipa Italia Onlus e l’Ugda Onlus.