Cronaca

Discariche abusive: 23 siti scoperti in un mese

BRINDISI- Abbandono incontrollato di rifiuti: l’attività di monitoraggio e contrasto dei Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi è rivolta all’immediata individuazione e richiesta di bonifica di tutti i luoghi interessati dal fenomeno. Nel solo mese di ottobre, con controlli pressoché

quotidiani su tutto il territorio della provincia brindisina, sono stati documentati 23 siti, per i quali, come previsto dalla legge, sono state interessate le autorità preposte per le prescritte opere di ripristino e bonifica.

Pesanti sono le ripercussioni sanzionatorie per tutti coloro i quali saranno individuati come trasgressori della specifica normativa a salvaguardia dell’ambiente. In particolare, la specifica condotta è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria fino a 3.000€, cifra che viene raddoppiata qualora lo sversamento riguardi rifiuti pericolosi (materiali infiammabili, corrosivi, di provenienza industriale, amianto e altri.).

Per quanto concerne le discariche incontrollate che si notano lungo gli assi viari, costituite da accumuli di rifiuti collocati all’interno delle piazzole di sosta, dei canali di scolo, sulle complanari e nelle scarpate oggetto di monitoraggio nei vari comuni, le Stazioni Carabinieri competenti per territorio provvedono a segnalarne alle autorità competenti la loro presenza. A tal riguardo, ogni Amministrazione comunale può imputare all’ente proprietario della strada l’omessa vigilanza, con gli obblighi di rimozione e smaltimento ed il ripristino dello stato dei luoghi.

Infatti, vanno in questa direzione le pronunce da parte di alcuni T.A.R. (Campania, Puglia), riguardo la legittimità dei provvedimenti comunali che impongono all’ente gestore, per fini di tutela ambientale, di provvedere alla pulizia dai rifiuti abbandonati sulle strade statali in gestione e al relativo corretto smaltimento. I Tribunali amministrativi, in sostanza, hanno affermato che in assenza dell’individuazione del responsabile, vada ascritta all’ente gestore a titolo di colpa la mancata adozione delle misure necessarie volte ad evitare il deposito di rifiuti da parte di terzi.

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