LECCE – Una giornata dedicata a Marco Massano, il geometra 44enne ucciso per una perizia immobiliare a novembre dello scorso anno a Portacomaro, in provincia di Asti, da un novantenne che gli ha sparato per paura di perdere la casa sotto pignoramento.
Esponenti politici, magistrati ed anche il vice prefetto di Lecce, Marilena Sergi, hanno preso parte all’iniziativa organizzata dal Collegio provinciale dei geometri e geometri laureati di Lecce col patrocinio del Consiglio nazionale Geometri e della Cassa Geometri, per riflettere sulla situazione della sicurezza dei professionisti che svolgono attività di operatore di giustizia e sulla possibilità di istituire un fondo da destinare alle famiglie delle vittime che, come Massano, hanno perso la vita sul lavoro.
Non sono mancanti momenti emozionanti quando a prendere la parola è stata Sara Tonon, moglie di Massano e madre dei loro tre figli, alla quale è stata donata una targa commemorativa. La sala formazione del Collegio è stata inoltre intitolata alla memoria del geometra piemontese “affinché la sua scomparsa – recita la motivazione – diventi monito per tutti, a garanzia di un impegno costante per la legalità e giustizia sui luoghi di lavoro”.
«Il ricordo della tragedia accaduta al collega non deve essere fine a se stesso – ha detto Luigi Ratano, presidente del Collegio Geometri di Lecce- perché il problema della sicurezza è generale e riguarda da vicino non solo i magistrati, agenti e militari delle forze dell’ordine, ma anche i professionisti che svolgono attività di operatore di giustizia». Le proposte avanzate sono state condivise anche dal vice presidente del Consiglio nazionale Geometri, Ezio Piantedosi presente assieme a Carmelo Garofalo, componente della Giunta della Cassa Geometri e presidente del Collegio di Palermo. Al dibattito hanno preso parte i magistrati Anna Rita Pasca e Roberto Tanisi, gli europarlamentari Andrea Caroppo e Raffaele Fitto e il senatore Dario Stefàno.