Sport

Una rinascita che parte da un campo di calcio: ecco l’ASD Rinascita Refugees

LECCE – Il calcio come lingua universale, il calcio che unisce, emoziona, il calcio come base di un importante progetto sociale della Cooperativa Rinascita che ha deciso di dar vita ad una squadra composta da calciatori richiedenti asilo e ospiti dei progetti SPRAR/SIPROIMI nei Comuni appartenenti all’UNION3.

L’innovativa idea è stato presentata nel centro Ce.F.A.S. di Magliano.

Presenti il presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, il presidente Union3 Marcello Rolli e la delegata provinciale della Federazione Italiana Gioco Calcio, Luana De Mitri.

“Siamo felicissimi di essere qui, per questa squadra tiferemo tutti perché è l’esempio di integrazione e siamo contenti di sostenere questi ragazzi”. Ha affermato il presidente della provincia Stefano Minerva.

“il calcio come spazio per l’integrazione e la coesione, spesso vediamo negli stadi situazioni di razzismo e intolleranza, invece questo è un esempio virtuoso, uno spazio all’avanguardia, dove le persone e l’umanità si incontra attraverso lo sport”. Questo il pensiero di Marcello Rolli presidente Union3.

“Colgo l’occasione per ringraziare innanzitutto lo staff dirigenziale e tutte le componenti per la lodevole iniziativa, che coinvolge tutto il mondo dello sport e del sociale, è un progetto di integrazione che ci onora con la partecipazione nel nostro campionato di terza categoria a livello provinciale – ha affermato Luana De Mitri delegato provinciale della Federazione Gioco Calcio – In bocca al lupo a tutti e un buon inizio di campionato all’insegna dei veri valori dello sport”.

La squadra, dunque, parteciperà al campionato provinciale di Terza Categoria; ha spiegato il progetto il Presidente Antonio Palma: “È una giornata molto importante per la nostra cooperativa perché presentiamo la squadra che parteciperà al campionato di terza categoria. È una giornata importante in quanto la partecipazione permette ai nostri ragazzi di interagire in maniera reale e vera con quelle che sono le normali abitudini dei ragazzi; lo sport come mezzo di integrazione con il territorio è uno strumento importante che permette a questi ragazzi di mettersi in competizione con le altre squadre con un obiettivo fondamentale: permettere a questi ragazzi di integrarsi. Questa squadra parte da lontano, i ragazzi hanno già partecipato a diversi tornei amatoriali con buoni risultati, quest’anno si misureranno in Terza Categoria.

Vengono da varie parti del mondo, Nigeria, Sudan Burkina Faso, c’è anche un ragazzo italiano che ha deciso di partecipare a questa sfida”.

La guida tecnica è stata affidata a Niang Baye Hassane senegalese, operatore e mediatore linguistico dei progetti di accoglienza gestiti dalla Cooperativa; il mister ha le idee chiare su quello che sarà l’approccio del suo team:

Siamo pronti, ci siamo allenati, è una bella sfida che cercheremo di affrontare col massimo impegno, non è la mia prima esperienza, perché ho allenato a San Cesario; sono 5 anni che lavoro con loro. La squadra è nata con l’intento di dare una normalità a questi ragazzi. A loro ho dato un consiglio, ho trasferito un concetto: dobbiamo prendere tutto sul serio. Partecipiamo, siamo competitivi e andiamo per vincere, se non vinciamo è uguale ma l’intento è portare un risultato utile a casa nel massimo rispetto delle regole e con disciplina”.

Un ospite d’onore importante, Totò Nobile, salentino doc, ex calciatore di Lecce, Inter, Pescara e Cesena, oggi allenatore e protagonista di molti successi nei campionati africani della Costa d’Avorio e del Gabon, ha presenziato con un occhio di riguardo, lui che conosce bene questi campionati e le potenzialità di questi ragazzi che inizieranno a correre dietro ad un sogno e chissà dove potranno arrivare: “Auguro a questi ragazzi e auspico per loro una buona riuscita in quello che stanno facendo perché sono dei ragazzi giovanissimi e prospettiva; sono caparbi e se si mettono in testa una cosa la ottengono, e lo dico perché li conosco. Possono ambire anche a categorie superiori, nel loro futuro, glielo auguro di cuore. Sono educati e con buone capacità e se la fortuna li accompagna possono ambire a traguardi importanti perché hanno tutte le qualità per emergere”.

Il campo comunale “Vecchio” di Copertino ospiterà tutte le gare interne della squadra.

Il quadro dirigente dell’ASD Rinascita oltre al presidente Antonio Palma è composto dal vicepresidente Anna Cordella, dai dirigenti Gianmarco Negri e Vincenzo Domenico Nobile.

“Prima di essere una squadra di calcio è un progetto sociale che si incardina in altri progetti sociali nati all’interno del Cefas, prova ne è che il merchandising della squadra è prodotto da una società cooperativa di rifugiati che si sono formati e hanno dato vita a questo spin-off che è nato dall’ente di formazione. E in questa occasione presentiamo il catering multietnico, altro spin-off nato dal Ce.F.A.S., creato da rifugiati che dopo la formazione hanno deciso di entrare in questo circuito lavorativo a partire dalle proprie competenze professionali acquisite, quindi insieme al progetto Refugees si confermano come impresa sociale che si sovrappone ad altre realtà del territorio con un unico obiettivo: costruire dei percorsi di integrazione che siano quanto più stabili possibili” – Ha spiegato Anna Cordella, Vicepresidente ASD Rinascita e Presidente Ce.F.A.S.

Un calcio ad ogni forma di barriera dunque, ad ogni muro, tutti insieme ad inseguire un sogno, accarezzando un pallone che rotola mentre porta a spasso la speranza che qualcuno di questi ragazzi un giorno possa anche giocare nella massima serie.

M.C.

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