AttualitàEvidenza

Ocean Viking, l’arrivo al porto di Taranto dei 176 migranti: 33 minori e 4 donne incinte

TARANTO – Nei loro occhi e nei loro passi c’è ancora tutta la fatica della lunga traversata.

Sono da poco trascorse le 8 del mattino quando la nave della Ong Sos Mediterranee attracca al molo San Cataldo del porto di Taranto.

Le prime a scendere sono le donne: 12 di cui 4 in dolce attesa. Poi è la volta dei minori: 33, di cui 23 hanno affrontato il viaggio della speranza senza avere accanto nessuno dei propri familiari.

Come previsto, sono 176 in tutto migranti accolti nel capoluogo ionico, soccorsi lunedì dalla nave, con a bordo i volontari di “Medici senza frontiere”, in due distinte operazioni a una quarantina di miglia dalle coste libiche.

La Prefettura di Taranto, subito dopo l’ok del ministro Luciana Lamorgese, aveva già organizzato le operazioni di accoglienza e di assistenza, in coordinamento con il Comune, il comando della Polizia locale, l’Autorità portuale, il Comando Marittimo Sud, i Vigili del Fuoco, la Asl, il 118,la Croce rossa e le Associazioni di volontariato supportate dalle forze dell’ordine.

Da una parte c’è chi dà loro il benvenuto, dall’altra c’è chi ne contesta l’arrivo come emblema di un’immigrazione senza regole.

Lunedì, subito dopo aver tratto in salvo i migranti in acque internazionali, l’equipaggio della nave ha fatto sapere di aver declinato l’offerta di approdo, avanzata dalle autorità libiche, a Tripoli: “Non sarebbe stato un porto sicuro” hanno detto.

Troppo critica la situazione anche a Lampedusa dove, a causa degli sbarchi no stop, nelle strutture d’accoglienza si va ben oltre il tutto esaurito.

Archiviato il vertice di Malta del 23 settembre scorso e quello di Lussemburgo del 7 ottobre, la situazione non è cambiata: non c’è ancora un meccanismo per la distribuzione automatica dei migranti salvati dalle navi ong.

Ecco perchè lo sbarco è stato oggetto di non poca polemica. E questo nonostante l’appello rilanciato dall’arcivescovo di Taranto, Monsignor Filippo Santoro. “Auspico che il dovere civico e morale dell’accoglienza spazzi via la tentazione della polemica pretestuosa -aveva detto- Taranto ha già dato in passato prova della sua grande generosità, si renda ancora una volta disponibile a questa transitoria ospitalità”.

E.Fio

Articoli correlati

Betoniere bloccate dagli attivisti, Tap: “scongiurato il danno più ingente ma denunceremo”

Redazione

Apre il Parco delle Cave di Masseria Tagliatelle

Redazione

Caro energia: a rischio serre, fiori e piante con +95% dei costi

Redazione

Allagamenti Baia Verde, l’esposto in Procura: “Ho paura”

Redazione

Xylella, altri 139 ulivi infetti tra Taranto e Brindisi. A Ostuni intaccata pianta rosmarino

Redazione

Notte della Taranta: le prove sono già uno spettacolo, incantati in 60mila

Redazione