LECCE- Cade il reato associativo per molti degli indagati nell’operazione Twilight che nel novembre del 2016 aveva portato in carcere un presunto clan capeggiato dai fratelli Persano. Tra le accuse “associazione di tipo mafioso” , concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio, ma anche estorsione e rapine.
Ora il gip Cinzia Vergine ha archiviato la posizione di alcuni degli indagati accogliendo la richiesta avanzata da pm Valeria Farina Valaori che sostiene come: “Gli elementi raccolti acquisiti nel corso delle indagini preliminari non appaiono idonei a sostenere l’accusa in giudizio mentre viene ritenuta inesistente l’esistenza della forma associativa, dal momento che ogni protagonista della vicenda opera per il proprio esclusivo interesse. Questo in riferimento soprattutto all’attività usuraia, per la quale i centri di interesse sono diversi e spesso in concorrenza tra loro”.
Escono di scena dall’inchiesta i fratelli Saverio e Pasquale De Lorenzis, (difesi dall’avvocato Gabriella Mastrolia) che insieme a Mauro Bellaluna erano titolari di attività per l’installazione di macchinette da gioco e che hanno dimostrato la regolarità delle installazioni, due funzionari di banca e due commercialisti. Archiviata definitamente la posizione dell’avvocato Benedetto Scippa difeso dal legale Giuseppe Corleto.