Cronaca

Caso Stano bis: stessi bulli, un’altra vittima accertata. Scattano due arresti

MANDURIA – Stessi bulli, un’altra vittima accertata. Torniamo ad occuparci della baby gang che ha vessato il 66enne di Manduria, Antonio Stano, deceduto nei giorni successivi all’ultima aggressione subita.

Nelle scorse ore la Squadra Mobile di Taranto ha notificato una ordinanza di custodia cautelare in carcere, per l’aggressione a un disabile di 53 anni di Manduria, a due maggiorenni di 19 e 23 anni, già detenuti nell’ambito dell’inchiesta sulla baby gang che ha violentemente bullizzato Stano. I due sono adesso accusati di aver commesso gli stessi reati ai danni di un’altra persona debole e con insufficienza mentale grave. Il provvedimento restrittivo è stato firmato dal gip su richiesta del procuratore Carlo Capristo e del sostituto procuratore Remo Epifani. I due maggiorenni rispondono in concorso con due minorenni ai quali nelle scorse era stata notificata (9 misure cautelari complessive, per un maggiorenne e 8 minorenni) un’ordinanza di collocamento in comunità. Anche loro sono infatti già detenuti nel carcere minorile Fornelli di Bari per le aggressioni ad Antonio Stano.

I fatti, che vedrebbero coinvolti i quattro bulli risalirebbero all’1 aprile scorso: la vittima sarebbe stata picchiata fino a perdere alcuni denti. Il tutto, riferiscono gli inquirenti, “per puro passatempo”.

Ad incastrarli, ancora una volta, un video che ha consentito di risalire all’identità degli aggressori.

La diocesi di Oria, intanto, si difende all’indomani delle parole del Procuratore della Repubblica Capristo che, nella conferenza stampa indetta contestualmente agli ultimi 9 arresti, si è detto perplesso per il mancato intervento della parrocchia, il cui oratorio era frequentato assiduamente da alcuni dei bulli e situato di fronte alla casa di Stano.

La Curia precisa di aver segnalato più volte alle autorità competenti quanto stesse accadendo, “richieste di intervento alle istituzioni preposte alla tutela dei cittadini sono state fatte più volte nel corso del tempo -si legge in una nota diramata dalla Curia- sia dai vicini del compianto Stano che da operatori della parrocchia. In ultimo, nei primi giorni dello scorso aprile, anche su indicazione di un funzionario di Polizia, i vicini di Stano e il parroco hanno provveduto a inoltrare formale segnalazione per un intervento che tutelasse il compianto Antonio Cosimo”. In chiusura, la Curia aggiunge di “auspicare una collaborazione tra tutte le realtà educative e le istituzioni, avendo cura -precisa- di non addebitare particolari responsabilità che invece andrebbero opportunamente condivise”.

E.Fio

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