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Lecce, Petriccione: “Un gol, doppia dedica. E ora inseguiamo la Serie A”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) La prima rete di Petriccione ha una doppia dedica. “A mio fratello Mattia, che è venuto per la prima volta a vedermi da quando gioco nel Lecce, e alla mia ragazza, che ho conosciuto a Bari”. Non ha un gran feeling con il gol, piuttosto li fa fare. “Al massimo ho fatto due gol – scherza -, è accaduto nella stagione in cui giocavo con la Pistoiese, in Serie C. Quando faccio assist sono felice lo stesso, l’importante è segnare, non importa chi lo fa”. Tuttavia Petriccione sa dove mandare il pallone, dove farlo cadere. Contro il Foggia, per esempio, mandò in gol La Mantia mentre a Crotone fece segnare Mancosu.  Da interno ha caratteristiche differenti da Tabanelli. “Lui ha il vizio del gol, ha struttura fisica e l’atteggiamento della squadra, sempre propositivo, ne facilita l’inserimento”. Da quando è arrivato Tachtsidis, a gennaio, Liverani ha affidato a Petriccione compiti diversi, da mezzala, appunto, ma con la fantasia e l’intuizione del regista. “Con il nostro sistema di gioco cambia poco – ammette -, con “Pana” tuttavia mi trovo bene”. A Lecce Petriccione ha ritrovato Liverani conosciuto negli ultimi mesi alla Ternana, nel 2017, quando l’allenatore romano fu chiamato per salvare la formazione umbra. “Fin dall’inizio della stagione Liverani mi sta aiutando a crescere – continua -, sono contento di quello che sto facendo e devo continuare su questa strada, in settimana do sempre il massimo, giocare con continuità ti aiuta e non finirò mai di ringraziare l’allenatore”. In giallorosso sogna di approdare in Serie A e affrontare, magari, Bernardeschi, suo ex compagno nel settore giovanile della Fiorentina. “È normale che mi piacerebbe affrontarlo – aggiunge -, giocare in A è il sogno di ogni calciatore. Dopo aver centrato la salvezza, adesso il nostro primo obiettivo è un altro e ce la giocheremo”. Contro l’Ascoli è arrivata una goleada che ha portato l’entusiasmo alle stelle e qualche tifoso più attento ha notato, in tv, che a un certo punto Petriccione avrebbe invitato i propri compagni a non infierire sull’avversario. “Smentisco anche perché il rispetto più grande per l’avversario è continuare a giocare – sostiene -, non ho mai detto ai miei compagni di fermarci, poi è chiaro che inconsciamente sul 7-0 si possa rallentare. Adesso pensiamo al Pescara – conclude -, all’andata non meritavamo di perdere”.

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