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Lecce, Meluso: “Critiche eccessive, restiamo uniti e vinciamo il derby”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) La media punti nelle ultime tre partite non è certamente da media promozione, tutt’altro. Sul tratto a ostacoli della settimana scorsa il Lecce è inciampato due volte su tre,: è rimasto in piedi contro l’Hellas Verona mentre è caduto contro Cittadella e Palermo. A scendere in campo e riportare tutti alla necessaria serenità per continuare a sognare la promozione è stato il direttore sportivo Mauro Meluso. “Bisogna guardare queste tre partite in un contesto differente – afferma il responsabile del mercato giallorosso -: guardiamo cosa stiamo facendo, con quale frequenza, come stiamo giocando, i numeri freddi, nel calcio, è difficile analizzarli”. Allora prendiamo la partita di sabato scorso a Palermo dove i dati avrebbero premiato la squadra giallorossa, il campo invece ha detto Palermo. “Il nostro possesso palla è stato superiore, come netto è stato il vantaggio sui calci d’angolo o, ancora, se si contano le parate fatte dal loro portiere: c’è stata una supremazia da parte nostra che non ha portato punti – osserva -, ma dopo questa partita mi schiero senza se e senza ma con allenatore, staff e squadra. Bisogna stare sereni e non esacerbare gli animi, qualche critica mi è sembrata eccessiva. Si è sbagliata solo la partita di Cittadella, volevo ribadirlo. Questo mio pensiero è quello della società”. A finire nel mirino dei più critici soprattutto il portiere Vigorito. “Sta facendo un campionato straordinario – continua -, può capitare che non arrivi con grande tempismo sul primo gol di Trajkovski, ci sta, ma quante ci ha salvato? Credo abbia pochissime responsabilità per le sconfitte. Contro il Verona ha avuto un infortunio sul gol che non ha influito sul risultato, per il resto ha fatto sempre ottime partite, Vigorito è un valore aggiunto di questa squadra”. Nella giornata in cui è inciampato il Lecce, sul campo della squadra che sarebbe la più forte del campionato, si sono registrate pure le sconfitte di Brescia e Benevento.” Quanto più si va avanti tanto più i risultati saranno particolari e poco scontati – aggiunge -. In Italia penso che la Serie B sia il campionato più affascinante visto che in A la Juventus ha più sedici sul Napoli”. La corsa per le prime due posizioni è ancora aperta e il Lecce le potrà contendere fino alla fine ad avversarie più accreditate. I giallorossi possono contare anche su un calendario che li vedrà sette volte in casa e quattro fuori. “Il campionato ce lo giochiamo in casa – sostiene -, possiamo contare sull’appoggio dei nostri tifosi che ci hanno seguito e applaudito nonostante la sconfitta. Siamo tra le squadre con il più alto numero di spettatori, è un valore aggiunto, la squadra sente questa spinta e mi auguro ci sia sempre questo entusiasmo. Restiamo compatti, siamo sulla strada buona. La media promozione? Non ho fatto percentuali, mai fatte, però è alta, ma è meglio non fare proiezioni”. Nei prossimi due mesi si spera pure nel massimo contributo degli acquisti di gennaio. “Purtroppo Scavone si è infortunato il giorno dopo la chiusura del mercato, a saperlo prima avremmo tenuto Armellino, ma Majer tuttavia forse è più utile”. Da Tumminello ci si aspetta tanto, l’ex atalantino è in ritardo di condizione e deve sintonizzarsi con i nuovi compagni di squadra. “Sta facendo benissimo – il suo pensiero -, giocatore di indiscusse qualità, ci auguriamo che possa cambiare passo. Sono ragazzi giovani che vanno aiutati”. Intanto si gode il momento di La Mantia che Meluso portò a Cosenza e che l’estate scorsa ha portato a Lecce. “È stata un’operazione onerosa, lunga e difficile, ma sono contento – spiega -, grazie alla proprietà che ne ha permesso l’ingaggio. Andrea può fare di più, ci può trascinare a traguardi insperati”. Da Andrea La Mantia ad Andrea Arrigoni. “Come il primo anno con Padalino anche quest’anno Arrigoni è finito sul mercato di gennaio – rivela -, è il quinto anno che lavora con me, si è sempre allenato con coscienza e ha grande moralità come tutta la squadra”. A proposito di Padalino: l’ex tecnico giallorosso sarà sabato sulla panchina del Foggia. “ È un derby, non c’è bisogno di caricarlo ulteriormente – conclude -, è una partita importante per la nostra classifica da affrontare con grande determinazione”.

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