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Premio Euridice 2018: identità, memoria e riconoscimenti

LECCE – Albano Carrisi, Caterina Caselli, il cardiochirurgo Piero Abbruzzese, l’industriale e produttore discografico belga Charles Adrianssenn, l’imprenditrice dell’editoria Azzurra Caltagirone. E ancora: il primo flauto dell’orchestra del Teatro alla Scala di Milano Andrea Manco, il presidente della Banca Popolare Pugliese Vito Primiceri e il violinista e direttore stabile e artistico della Orchestra Filarmonica di Città del Messico Massimo Quarta. Sono loro i vincitori della seconda edizione del Premio Euridice, ideato e promosso dal Conservatorio di Musica “Tito Schipa”, per volontà del presidente Biagio Marzo e del direttore Giuseppe Spedicati. La cerimonia di consegna sabato sera al Teatro Apollo di Lecce.

Il Premio è nato nel 2017 per riconoscere l’impegno, l’operosità, la creatività di chi ha saputo distinguersi nei settori dell’imprenditoria, dell’educazione, del lavoro, della musica, dell’arte, della cultura, dell’impegno civico, della solidarietà sociale e della gestione della cosa pubblica.

Dopo quella dedicata alle donne, la seconda edizione del Premio è stata dedicata all’Ulivo, simbolo di identità e di memoria messo a dura prova dalla xylella. L’appello rilanciato a gran voce dal palco è quello “ad un impegno costante per la tutela di questo patrimonio” ed è stato rivolto al mondo della cultura, della scienza, della tecnologia, dell’impresa, dell’economia, degli operatori del settore dell’olivicoltura.

Nel corso della cerimonia ad esibirsi le eccellenze del conservatorio. Una serata, dunque, all’insegna della riflessione e allietata dallo spettacolo.

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