LECCE- Gli imprenditori locali hanno perso un’occasione: quella di aiutare la società del Lecce nella produzione delle maglie per la nuova stagione. A sostenerlo è la Filctem Cgil, la categoria del tessile, dopo il lancio del proprio marchio di abbigliamento da parte dell’Unione Sportiva, lo scorso 2 luglio. Le maglie di prima squadra e settore giovanile (oltre che dei capi destinati al merchandising), infatti, saranno autoprodotte ma saranno «made in China».
“Rivolgersi al mercato cinese risponde probabilmente ad una logica di contenimento dei costi. Vogliamo immaginare che una volta superato il periodo di avviamento – dice il segretario Franco Giancane – lo sviluppo del progetto preveda a breve termine il coinvolgimento delle aziende locali affinché la produzione della maglia giallorossa – che per molti salentini non è un semplice pezzo di stoffa – torni finalmente nel Salento. Spiace constatare come la notizia sia passata quasi sottotraccia, nel silenzio dei principali interessati, ossia la classe imprenditoriale locale che avrebbe dovuto cogliere l’occasione per rilanciare il connubio con la società calcistica e difendere le eccellenze del territorio”.