LECCE- Tutti presenti tranne Giliberti, di ritorno da Roma; Perrone per impegni elettorali; Gigante e Mazzotta perché fuori Europa; oltre a Pala e Calò. Gli assenti avrebbero comunque garantito il loro assenso ad un documento che si starebbe firmando e dovrebbe condurre alle dimissioni dei 17. Tra il dire ed il fare, però, ancora nulla di certo.
Durante la riunione nel pomeriggio all’hotel Tiziano si sarebbe ipotizzato un primo accordo con il quale sottoscrivere la disponibilità a lasciare la poltroncina di Palazzo Carafa se, in sintonia, si fosse stati in grado di individuare da subito il nome del candidato sindaco in caso di elezioni in primavera. Poi qualcuno non ci sta ed il testo cambia.
C’è chi dice: molte le personalità e quindi decidere oggi sarebbe impossibile. E si apre all’impegno di decidere sì per le dimissioni, ma individuando da subito il percorso per la scelta del possibile futuro candidato. Si partorisce così un altro documento, attraverso il quale si acconsente alle dimissioni se la scelta del competitore di primavera scaturirà dalle primarie.
Sino a domattina potrebbe succedere ogni cosa ma, per ora, la riunione si è sciolta su questa ipotesi.