LECCE – Saranno gli occhi elettronici intelligenti a tentare di riportare la situazione alla normalità. La preoccupante sequenza, nel giro di tre settimane (a cavallo tra Gennaio e Febbraio), di assalti armati al portavalori sullo stesso tratta, la Lecce-Brindisi, ha reso urgente la necessità di coordinare le forze. Per questo in mattinata a Lecce in prefettura si è riunito il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, obiettivo: fare il punto sulle indagini anche alla presenza del prefetto di Brindisi Valerio Valenti.
Un’unica regia o bande diverse? Da dove arrivano e chi sono i banditi pronti a tutto pur di portar via il denaro contante trasportato da furgoni portavalori? Le indagini sono in corso, incrociando anche altri eventi criminosi verificatisi nei due capoluoghi ma che potrebbero avere, in comune, una stessa cabina di regia. Intanto fari puntati sulla strada in preda agli assalti, lì dove le telecamere intelligenti tenteranno di scongiurare altri momenti di terrore.
Sabato scorso all’alba l’assalto sulla statale 379 al furgone dell’Ivri all’altezza di Torre Canne. L’altro episodio il 18 gennaio scorso, questa volta contro il blindato della cosmopol, nei pressi di Torchiarolo.
Scene da far west con banditi che utilizzano mezzi pesanti per sbarrare le carreggiate, chiodi per forare le gomme e soprattutto armi che i malviventi non esitatano ad usare. Colpi falliti per la prontezza di riflessi di vigilantes ben addestrati, ma la tragedia è dietro l’angolo, così come l’incolumità di tantissimi automobilisti che giornalmente percorrono la statale.
Una strategia comune tra le forze dell’ordine di Lecce e Brindisi è quindi necessaria. Una prima accelerata è quella annunciata nelle scorse ore, ma le indagini a tutto campo proseguiranno: lo scambio di informazioni tra prefetture procede già a tambur battente.
