Cronaca

Brindisi, picchiava la compagna e violentava i figli minorenni: arrestato orco 55enne

BRINDISI – Non si accontentava di violentare la compagna andando avanti per ore, provava piacere a coinvolgere anche i figli minori di 14 anni: gli abusi sessuali in quest’ultimo caso raggiungevano persino picchi di sadismo. È il quadro agghiacciante restituito dalla denuncia di una 54enne straniera, residente a Brindisi e compagna dell’orco, che dopo circa 6 mesi di calvario ha deciso di vuotare il saccco.

I Carabinieri della Stazione di San Vito dei Normanni hanno eseguito così un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 55enne del posto, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale perpetrata in danno dei figli minori e della convivente. Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi Stefania De Angelis – su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Manuela Pellerino – è scaturito proprio dalle dichiarazioni della donna.

A confermare i continui soprusi commessi dall’uomo nei confronti suoi e dei bambini sono stati i ripetuti accertamenti psicosanitari effettuati dagli enti preposti, che hanno consentito di mettere definitivamente in luce gli incresciosi episodi. Il contesto in cui sono maturati gli eventi è caratterizzato da un forte disagio sociale -fannno sapere i Carabinieri- ragione per cui i figli sono ora seguiti dal servizio di neuropsichiatria infantile.

La donna, oggetto di una serie reiterata di episodi vessatori e umilianti, a partire dall’estate del 2016, ha riferito di essere stata costretta dall’uomo a compiere e subire per lungo tempo atti sessuali, che in alcuni episodi, in cui si sono stati raggiunti picchi di sadismo, erano rivolti anche contemporaneamente ai due figli, entrambi minori.

L’uomo è stato sottoposto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, con divieto – tra l’altro – di comunicare per via telefonica o telematica con altri. La donna ha intanto abbandonato la casa del convivente. I due minori, invece, sono stati trasferiti in una struttura protetta e affidati alle cure dei servizi sociali.

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