LECCE – Pignoramenti, ipoteche, beni immobili venduti all’asta.
Con la crisi e l’aumento della povertĂ anche nel Salento, a farne le spese tante famiglie che di fornte ai colossi bancari possono ben poco. Spesso, dopo aver contratto dei mutui, con il passare degli anni le difficoltĂ aumentano e riuscire a star dietro alle rate da pagare diventa un’impresa.
E’ quello che è accaduto ad una coppia di coniugi leccesi che si è vista pignorare la casa poi messa all’asta per una serie di ritardi nel pagamento delle rate perchĂ© l’uomo, nel frattempo, ha perso il lavoro.
Marito e moglie non si sono però rassegnati ed ora è in corso una causa contro un noto istituto di credito nazionale con una filiale anche a lecce.
A scendere in campo a difesa della coppia è l’Adusbef di Lecce, con l’avvocato Massimo Todisco.
La banca ha messo in esecuzione un mutuo contratto nel 2006 e nel luglio scorso ha pignorato la casa dei coniugi.
L’avvocato Todisco ha fatto opposizione davanti al Tribunale denunciando come l’applicazione del tasso di interesse sul mutuo non fosse conforme a quello indicato nel contratto: gli interessi di mora cioè superavano la soglia di usura.
Il giudice del tribunale civile, il dottor giancarlo maggiore, dopo aver esaminato il contratto di mutuo, e dopo aver letto l’atto di opposizione dell’avvocato e la perizia del commercialista, con una delle prime sentenze in italia di questo tipo, ha bloccato l’efficacia esecutiva del mutuo, ritenendolo illegittimo: non viene cioè indicato un tasso di interesse chiaro e gli interessi di mora superano il tasso dell’usura.
Il giudice priva quindi di forza esecutiva il contratto di mutuo che viene giudicato inidoneo, cioè illegittimo. Non vale quindi ad attivare la procedura esecutiva immobiliare.
L’8 gennaio davanti al presidente della Sezione Commerciale di Lecce si discuterĂ la sospensione dell’intera procedura esecutiva immobiliare in danno dei due coniugi che potrebbero anche ottenere la restituzione della casa.