Ambiente

Tap, sindaci a Roma: “tavolo con governo su ambiente, Regione sia responsabile”

ROMA– Da un lato incalza il governo, dall’altro la Regione. La delegazione territoriale che in mattinata è tornata a Palazzo Chigi per sedersi al tavolo sugli investimenti aggiuntivi di Tap e Snam, a fronte della realizzazione del gasdotto, ha portato il documento unitario partorito a nome dei 37 sindaci che lunedì mattina si sono ritrovati a Palazzo dei Celestini. Il presidente della Provincia Antonio Gabellone e i primi cittadini di Andrano e Trepuzzi, Mario Accoto e Giuseppe Taurino, alle 12 erano lì, a chiarire quanto deciso in assemblea.

Il documento presentato si articola in quattro punti.

Innanzitutto, la necessitĂ  di distinguere i due tavoli, con la richiesta di avviarne uno col governo, apposito sui temi salute-ambiente-energia-sviluppo, al di lĂ  della questione gasdotto e “nelle more del completamento delle procedure autorizzative ancora in corso”, con riferimento al metanodotto Snam che collega Tap da Melendugno a Mesagne. In questo frangente, infatti, “l’assemblea dei sindaci ha stabilito di intraprendere le opportune iniziative per recuperare il rapporto con le comunitĂ  (Melendugno, Martano, Vernole) che – è scritto nel documento – forse anche a causa di una non corretta e diretta informazione avvertono come non efficace l’iniziativa immediata di dialogo e confronto istituzionale sui grandi temi illustrati”.

Poi, si segnala al governo, “nell’ottica attuativa della scelta strategica connessa a TAP, la necessitĂ  di un costante confronto, anche sul territorio, spostando, in alcuni casi, il Tavolo di confronto presso le sedi territoriali istituzionali (Prefettura di Lecce, Provincia di Lecce), con le rappresentanze locali, per condividere scelte ed investimenti che, devono tradursi nei temi irrinunciabili della decarbonizzazione dell’ambiente, della definizione della tempistica sulla chiusura di Cerano (ed alla sua riqualificazione e rinaturalizzazione), su una scelta chiara in ordine all’ipotesi delle trivelle nei mari Ionio ed Adriatico. Integrando i predetti temi con le esigenze di conversione al metano dell’intero sistema pubblico dei trasporti, al suo ammodernamento e potenziamento (metropolitana di superficie) anche nell’ottica di migliorare i servizi al turismo, nonchĂ© alla bonifica dei siti inquinati esistenti sul territorio salentino”.

Il terzo punto chiede alla Regione Puglia (presente con Domenico Laforgia, capo del Dipartimento Sviluppo Economico, in veste di uditore) di assumersi la “responsabilità istituzionale di partecipare alla Cabina di Regia in un ruolo diverso da quello di semplice osservatore, ritenendo che la stessa Regione possa e sappia, quindi, programmare le proprie scelte tenendo conto di questa vera e propria vertenza Salento”.

Infine, i 37 sindaci, coordinati dalla Provincia, chiedono che la realizzazione del gasdotto, “per essere resa piĂą sicura (con particolare riferimento all’impianto PRT), preveda l’utilizzo di tecniche di monitoraggio all’avanguardia, nonchĂ© l’istituzione di una struttura tecnica pubblica autonoma (rispetto alle aziende gestori) di verifica e controllo, cui destinare appositi fondi per la copertura dei costi di monitoraggio”.

 

Articoli correlati

Ex Discarica Vergine: i sindaci uniti contro la riapertura

Redazione

Moria di Pinna nobilis a Porto Cesareo, batterio killer? Allarme nell’area marina protetta

Redazione

Presicce, Arpa presenta il conto ad Ecolio: pronte diffide ed esposto

Redazione

Xylella, off limits anche i gerani: nuova mazzata per i florovivaisti

Redazione

Ecolio, “valutare gli impatti sanitari”: cittadini salvesi in protesta a Lecce

Redazione

La lezione di Maddalena: “le multinazionali si prenderanno i territori, gasdotto non serve”

Redazione