Ambiente

Presicce, Arpa presenta il conto ad Ecolio: pronte diffide ed esposto

LECCE- Arpa Puglia presenta il conto ad Ecolio2 srl, la società che gestisce il depuratore di località Spiggiano Canale. Era questo il principale indiziato per le puzze che, lo scorso autunno, hanno tenuto sotto scacco le comunità di Presicce, Acquarica e Salve, soprattutto negli orari notturni.

Dopo quei reclami e il tavolo tecnico in Provincia a ottobre, la campagna di ispezione straordinaria si è concretizzata con quattro visite di Arpa nell’impianto (4, 13, 17 e 19 dicembre 2018). Il rapporto conclusivo di ispezione, che reca la data del 19 febbraio scorso, preannuncia diffide e anche una segnalazione in Procura per superamento dei limiti di Mercurio. Arpa ha passato al setaccio tutte le attività, con lo scopo di accertare il rispetto delle prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale e del relativo Piano di Monitoraggio e Controllo.

Le maggiori criticità si sono registrate nello scarico del refluo industriale. “È assente il giudizio di conformità su tutti i certificati analitici relativi” a questo, annota l’Agenzia regionale. “Da verifica sui Rapporti di Prova allegati alla relazione 2017, si è rilevato che il Gestore non effettua la ricerca di tutte le sostanze per le quali esiste il divieto di scarico previste” anche nei documenti richiamati nell’Aia. Per questo si propone alla Provincia, autorità competente, di diffidare Ecolio2. Ma c’è di più: in alcuni rapporti di prova, si è riscontrato che “per il parametro Mercurio il valore rilevato è superiore al limite di rilevabilità, pertanto non risulta rispettato il divieto di scarico sul suolo”. Da qui l’annuncio: “seguirà nota ad autorità giudiziaria” per la “comunicazione di ipotesi di reato “ di inosservanza dei divieti di scarico.

Tra l’altro, a fronte del superamento, Ecolio2 avrebbe dovuto fermare l’impianto, dando comunicazione a Provincia, Arpa e Asl. Cosa che non è avvenuta. Anche in questo si propone alla Provincia di emanare atto di diffida.

Ci sono, poi, altri nodi: relazione annuale sugli autocontrolli non esaustiva; dei reflui che arrivano lì, non sempre è verificabile il rispetto del limite giornaliero tra rifiuti pericolosi e non , a causa della modalità di registrazione adottate. In tema controlli dell’aria, Ecolio “dovrà utilizzare metodi di campionamento appropriati per i parametri Polveri totali, Ammoniaca e Acido Solfidrico, atteso che il metodo riportato è inadatto alla misura dei parametri richiesti”. Le misurazioni delle concentrazioni di odore, il problema che ha scatenato le proteste dei cittadini, sono state ritenute “carenti di informazioni” e con “notevoli incongruenze”, tanto che l’indagine effettuata dalla stessa Ecolio su questo “non può essere considerata attendibile”. Entro 30 giorni, la società dovrà ripetere tutte le misurazioni, dando conto ad Arpa.

 

t.c.

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