Cronaca

Daniele, morto con una coltellata al petto. Oggi l’autopsia

NARDÒ – Conferito l’incarico, in queste ore il medico legale Roberto Vaglio eseguirà l’autopsia su Daniele Battistini, morto a 26 anni con una coltellata al petto che si sarebbe autoinferto.

L’esito delle indagini dei carabinieri della stazione di Nardò e dei militari del reparto operativo, diretti dal tenente colonnello Domenico Pasquale Montemurro, rafforza quella che sembra essere l’ipotesi più accreditata, quella del suicidio. Ma la certezza arriverà solo dopo l’esame autoptico. Dall’ascolto dei conoscenti nei giorni in cui si cercava Daniele, ragazzo neretino sparito da casa domenica, qualcuno ha parlato di battibecchi avuti con degli amici, ma nulla di preoccupante. Chi lo conosceva ne parla come di un ragazzo gentile, tranquillo e riservato.

Certo è che gli investigatori non hanno trovato alcun indizio, al momento, che possa far pensare ad un omicidio. Anzi, “i rilievi scientifici del caso hanno permesso di acclarare, con ragionevole certezza, che la morte è riconducibile ad un suicidio”, dicono dal comando provinciale dei carabinieri.

Inoltre il fatto che Daniele studiasse Scienze infermieristiche vuol dire che certamente, se di suicidio si tratta, sapeva come colpirsi in una zona che gli avrebbe sicuramente provocato la morte: il coltello era conficcato poco sotto il cuore.

Daniele è stato trovato a Porto Selvaggio, in una pineta libera da sottobosco, in località “Punta La Lea”, a Torre Uluzzu, con la lama nel cuore e la mano destra insanguinata.

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