LECCE – Fino a quando la concezione utilitaristica della natura che ci circonda non diventerà un ricordo, il fronte della tutela delle biodiversità resterà solo un’utopia. Un concetto chiaro che WWF, Arif ed esperti del settore giuridico e ambientale ribadiscono a gran voce seduti intorno ad uno stesso tavolo. Lo fanno in occasione di un dialogo aperto al pubblico nella Riserva naturale delle Cesine.
Arif, agenzia regionale del territorio che si occupa di foreste e irrigazione, racconta la sua esperienza su due fronti: quello della tutela, messa a dura prova quotidianamente dall’inciviltà, e quello dell’espansione.
Il WWF fa tesoro della sua storia e traccia un bilancio: “quello che manca -spiega- è la consapevolezza dell’ambiente come risorsa e fonte di benessere. Ogni duro colpo inferto alla natura che ci circonda, è un tassello in meno alla storia dell’uomo che senza quest’ultima non ha futuro“.
Dal punto di vista legale le nuove frontiere ci provano: si lavora per considerare il verde come soggetto giuridico a tutti gli effetti. Il rischio estinzione del patrimonio forestale è alto, la legge e la prevenzione fanno la loro parte. L’appello più accorato resta quello rivolto all’uomo che rischia di vanificare ogni sforzo senza capire di essere il primo ad avere tanto da perdere.