Attualità

Pic nic vietati nel Parco di Belloluogo? levata di scudi delle famiglie

LECCE –Attenzione a fare un pic nic al Parco Belloluogo di Lecce, arrivano le guardie”: il post pubblicato su Facebook da un cittadino riaccende i riflettori sull’uso dell’area verde accanto al cimitero. Domenica sono stati allertati i vigili urbani dopo che delle famiglie avevano deciso di condividere il pranzo all’ombra di un albero.

Il gestore del Bar e del “parco comunale” – scrive il cittadino – ha mostrato sofferenza per la nostra presenza con tanto di pranzo a seguito” e avrebbe loro comunicato “che era vietato fare un pic nic nel parco, perché a suo dire: il parco è pubblico ma ad uso privato. Quindi dovevano rispettare il regolamento, o meglio, il divieto.  Ci ha anche comunicato che se volevano fare una festa bisognava comunicarlo ai responsabili del parco, cioè lui”.

In tanti hanno commentato che lo stesso copione si è ripetuto anche con loro. A mettere subito i paletti è l’amministrazione comunale, per il tramite del vicesindaco Alessandro Delli Noci: “i pic nic, nel rispetto del decoro, sono possibili”.

In realtà il caso svela i nervi scoperti sulla gestione dell’area verde, una delle pochissime fruibili, affidata dalla passata amministrazione al raggruppamento d’imprese “Parco di Belloluogo”, composto da Bios srl- Innovapul società cooperativa, sulla base di un capitolato che nei fatti, al momento, difficilmente riesce a garantire la sostenibilità economica. A carico del gestore, per tutti e nove gli anni, sono tutti i costi, compreso quello di illuminazione e manutenzione del verde, a fronte di un’unica fonte di reddito, al momento, che è quella del bar. Sono bloccate anche le manifestazioni musicali, visto che, in seguito ad alcuni esposti del vicinato, è stata aperta un’inchiesta penale: troppo alto il volume e quiete pubblica disturbata, stando alle accuse, da provare.

Ecco perché Palazzo Carafa non nasconde di pensare ad una modifica del capitolato. Integrazione di nuovi servizi da consentire al gestore o, di contro, uno stralcio di alcune spese: sono tra le due opzioni in ballo per provare ad evitare che il Parco e la sua torre tornino nel dimenticatoio perchè gestirli diventa quasi impossibile.

 

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