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Melli via dalla Asl: certa di aver agito con onestà, rifuggo dalle strumentalizzazioni

LECCE – “Amministrare la cosa pubblica comporta delle scelte e scegliere significa scontentare necessariamente qualcuno che, laddove ritenesse di essere stato illegittimamente leso, potrà dolersene nelle sedi a tanto deputate ma, giammai, potrà esser consentito loro di strumentalizzare scelte fatte da questa Direzione Strategica, dettate da onestà, correttezza ed un unico e chiaro obiettivo: la Salute delle cittadine e dei cittadini di questo territorio“. È il primo commento ufficiale, un pò amaro, di Silvana Melli Direttore Generale della ASL di Lecce pronta a fare le valigie direzione istituto oncologico di Castellana.

Si sa che l’innovazione e il cambiamento devono necessariamente passare attraverso conflitti e, a volte, scontri, per poter poi collaborare su linee effettivamente condivise -dice- guidare la Sanità pubblica salentina per me è stato un privilegio che ho accettato conscia degli sforzi che ciò avrebbe comportato. E’ stato per me un onore che il Presidente mi abbia contattata e individuata come Direttore Generale della ASL di Lecce; ho sentito subito il valore e la responsabilità del ruolo che mi veniva offerto e di cui non mi erano state nascoste le difficoltà: un territorio difficile in cui operare.

Ho profuso, senza mai risparmiarmi, tutto l’impegno di cui sono capace, non ho esitato ad allontanarmi dalla famiglia per trasferirmi in questa città, affinché non fosse mai negata la possibilità di incontrare ed ascoltare anzitutto l’utenza, le associazioni di pazienti e loro familiari – ai quali voglio porgere le scuse per tutto quello che avrei voluto fare di più e ahimè non ho potuto fare -, il volontariato, il personale medico, quello infermieristico ed amministrativo, al quale sento giusto rivolgere il mio ringraziamento per l’alta qualità delle prestazioni rese dalla gran parte di loro.

Questa esperienza pare volgere al termine, un’altra, altrettanto entusiasmante, mi attende, e di tanto non posso che ringraziare il Presidente che, con questo nuovo compito, mi ha voluto riconfermare la sua fiducia.

Ho un po’ di rimpianto di non poter vedere, a soli pochi mesi dalla loro conclusione, tanti progetti che faranno di questa terra orgogliosa e fiera un modello straordinario nella Sanità regionale, ma ho anche il compiacimento per averne preso parte.

Sento, anzi sono certa, di aver istillato negli operatori sanitari e nella popolazione salentina “la cultura del possibile” e questa non gliela porterà via nessuno“.

 

 

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