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Lecce, Rizzo: “Felice per la vittoria e per come è maturata”

LECCE – (di Tonio De Giorgi) Finalmente può esultare Roberto Rizzo per la sua prima vittoria sulla panchina del Lecce nella stagione regolare. Al termine della partita contro il Trapani sono arrivati i tre punti. E’ stato un confronto caldissimo, intenso e nervoso, per di più contro una diretta concorrente per la promozione in B. “Sono felice – afferma in sala stampa il tecnico giallorosso -, questa partita è stata complicata, difficile, ma i miei giocatori l’hanno interpretata con carattere. Sono contento soprattutto per come è venuta questa vittoria”. Quando la partita sembrava definitivamente in discesa l’ingenuità di Di Piazza, cioè di colui che aveva permesso di mettere il match sui binari giusti. L’espulsione dell’attaccante non ha indotto Rizzo a togliere uno tra Caturano e Torromino almeno fino a quando Torromino non ha accusato la fatica. “Li ho lasciati in campo per una buona mezzora – spiega -, dopo Torromino era stremato, come lo stesso Caturano, ma ho preferito sacrificare Beppe che aveva fatto tanto oltre a fare un gran gol. Con l’ingresso di Lepore abbiamo trovato l’equilibrio giusto”. L’espulsione di Di Piazza ha esasperato gli animi e l’arbitro, Robilotta di Sala Consilina, non è riuscito a tenere ben salde le redini dell’incontro. Il tecnico giallorosso bacchetta il suo calciatore Di Piazza, reo di aver reagito ad un avversario. “Capita nella trans agonistica che qualche giocatore la combini grossa – dice -, è successo a Di Piazza, ma non deve più accadere perché non ci possiamo permettere di perdere nessuno per strada”. Prima del vantaggio il Lecce aveva sofferto non poco le iniziative della formazione ospite, ma i giallorossi ci hanno messo del proprio per agevolare gli avversari. “Su questo stiamo lavorando – continua -, dobbiamo cercare di non scoprirci, ma se vogliamo giocare con tre attaccanti e due mezzali offensive qualcosa siamo costretti a concederla, purtroppo. E’ bastato perdere qualche pallone per subire ripartenze a metà campo: riusciamo a fare e disfare tutto da soli”. Quando la partita è diventata caldissima anche la panchina giallorossa si è fatta sentire. Troppo, secondo l’arbitro che ha allontanato prima il team manager Claudio Vino e dopo il presidente Saverio Sticchi Damiani. “Sticchi Damiani prima è un tifoso prima che un presidente – aggiunge -, se tutta la nostra panchina si agitava una ragione c’era”. Infine l’allenatore leccese dà un’occhiata alla classifica. “Vedo che Bisceglie e Monopoli e Trende sono in testa alla classifica – conclude -, le sorprese non mancheranno, ma siamo solo alla seconda giornata anche se avrei voluto che ci fossimo anche noi tra le squadre in testa”.

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