LECCE- Si preannuncia un’annata d’eccezione per la produzione di angurie. Una serie di condizioni climatiche, fanno sapere da Coldiretti, hanno determinato un raccolto di ottima qualità: nella provincia di Lecce gli ettari coltivati sono circa 1.500, di cui circa 200 destinati alla produzione di baby-angurie. La resa produttiva è mediamente di 600 quintali ad ettaro, per un totale di 900mila quintali ed un valore di 25 milioni di fatturato.
L’anguria è peraltro il frutto principe dell’estate e permette in pochi minuti di recuperare i sali minerali persi con l’inevitabile sudorazione. Rinforza inoltre il sistema immunitario, ha proprietà antinfiammatorie, depura l’organismo, migliora l’aspetto della pelle e dei capelli. Aiuta la circolazione e la solidità delle ossa. La polpa dell’anguria contiene inoltre vitamine A e C, potassio, fosforo e magnesio. E come se non bastasse, questo prezioso frutto è ricco di carotenoidi in grado di combattere l’azione dei radicali liberi e quindi l’invecchiamento delle cellule. Tra questi, presente un nutriente importante in quanto sarebbe in grado di ridurre il rischio di ammalarsi di diversi tipi di cancro.