AttualitĂ 

Nuova questura di Lecce, Salvemini: iter chiuso entro l’estate

LECCE – Rischia di diventare una telenovela la vicenda legata alla realizzazione della nuova sede della Questura di Lecce. La vicenda ha fatto capolino nuovamnte nella Commisisone di Controllo di Palazzo Carafa presieduta da Giorgio Pala. “Abbiamo vanificato un lungo lavoro politico e amministrativo”, ha ammesso oggi in aula consiliare il sindaco Carlo Salvemini. Chiaro il riferimento alla “tegola” caduta su Palazzo Carafa che ha bloccato un iter avviato da tempo. Il dietrofront del Ministero dell’Interno che ha deciso di stoppare i fondi da erogare ai Vigili del Fuoco dicendo sì solo alle risosre per las nuova Questura ha rimesso le carte in tav0la.

Una vicenda ingarbugliatissima e che parte da lontano, da quando l’ex Capo della Polizia diede la propria “benedizione” alla realizzazione della nuova Questura di Lecce. Una scelta quasi obbligata viste le condizioni in cui versa da decenni lo storico immobile: nel luglio 2017 si registrarono cedimenti al secondo piano mentre nel 2012 venne addirittura interdetto il terzo piano dell’attuale sede di viale Otranto. Il successivo protocollo d’intesa siglato dal Ministero con il Comune di Lecce, con la firma apposta dal capo della polizia, il prefetto Franco Gabrielli, dal sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, e dal direttore regionale dell’Agenzia del Demanio per la Puglia e Basilicata, Vincenzo Capobianco, risale al 15 novembre 2018.

Il progetto naufragò presto, impantanato in procedure burocratiche risultate lunghe e impervie. La questione tornò a galla nel dicembre 2021 quando Palazzo Carafa decise di individuare i terreni che sorgono a ridosso della tangenziale Est cambiando la destinazione d’uso e il percorso di valorizzazione degli stessi terreni nell’ambito del “Piano delle alienazioni e valorizzazioni” prima di cederli al Demanio. Con un preciso vincolo: quello di destinarli alla nuova sede della Questura e della Caserma dei Vigili del Fuoco. Operazione da 600mila euro circa “certificata” da giunta e consiglio comunale. Soldi che sarebbero stati scomputati dal debito che il Comune di Lecce vanta nei confronti del Demanio. Una manna per le bistrattate casse comunali che avrebbero potuto contare così su un significativo attivo di bilancio. Ma ora è tutto da rifare, o quasi. L’Amministrazione comunale dovrĂ  approvare una delibera ex novo. “Mi impegno a riuscire a concludere questo iter entro l’estate”, ha assicurato il sindaco. Intanto si apre uno spiraglio per un soluzione interna della questione. “Perchè non far subentrare l’Arma dei Carabinieri ai Vigili del Fuoco in uno dei due terreni individuati?”. Una proposta avanzata dal presidente della Commissione Giorgio Pala e sulla quale Salvemini ha offerto la propria disponibilitĂ : “Non ci sottrarremo a fare la nostra parte”. Fine della storia. Almeno per ora.

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