Cronaca

Complanare e via Vecchia Cavallino: la megadiscarica è ancora lì

LECCE- 26 ottobre 2016 – 2 marzo 2017. 5 mesi dopo, lo scenario è lo stesso: ripugnante. Siamo sulla complanare della Lecce-Maglie, proprio all’uscita della città e proseguiamo in via vecchia Cavallino, fino ad arrivare alle spalle del seminario.

Ci sono, come detto già a ottobre, due impianti di sorveglianza, per un totale di quattro occhi elettronici installati dal Comune di Lecce proprio per il monitoraggio ambientale. Eppure qui, per almeno due chilometri, è sotto gli occhi di tutti lo scempio ambientale. Rifiuti domestici e, perlopiù, speciali, materiali di risulta, vernici, fili elettrici, sanitari, lavatrici e frigoriferi, mobili, indumenti, plastica, vetro, copertoni, materassi. E, immancabile, l’amianto. Quel che è più grave è che sulle montagne di rifiuti, ormai sono spuntati erba e fiori. In più punti, poi, i rifiuti sono stati bruciati.I residenti non ne possono più e, appena vedono la telecamera, non esitano a denunciare la situazione al microfono.

L’assessore all’Ambiente aveva annunciato di aver ottenuto dalla giunta comunale i soldi per la pulizia e la bonifica dell’area: 61.475 euro che servono per mettere fine a una situazione che è questa da anni.

Un intervento di pulizia lo volle già l’allora giunta Poli Bortone. L’assessore Andrea Guido se ne sta interessando da tempo ma ci spiegò che bisogna utilizzare particolari macchinari e procedure, data la presenza di amianto, e che dunque si deve procederà prima alla recinzione dell’area, alla messa in sicurezza, alla selezione dei materiali, allo smaltimento, nonché alle analisi chimiche e alla disinfestazione. I residenti aspettano, ma hanno perso la pazienza.

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