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Eugenio Mangione: “C’è già chi tutela il grande Tito Schipa. Ora aiutateci con i fatti”

LECCE- “I candidati pensino a valorizzare la nostra associazione, nata in memoria del maestro Tito Schipa”. Così Eugenio Mangione, uno dei soci dell’ass. Amici della Lirica Tito Schipa che lancia la sua proposta dopo le riflessioni di questi giorni, nate da un post su fb del figlio del tenore: “Lecce -scriveva- è una città smemorata, che non sa valorizzare le sue figure”.

Un commento critico a cui i quattro candidati sindaci hanno presto risposto proponendo le loro ricette. Mentre per Salvemini e Delli Noci la valorizzazione della figura di Tito Schipa potrebbe passare dal confronto con il figlio del tenore e da un “progetto culturale partecipato”, Giliberti ha proposto un premio a lui intitolato, mentre Valente una valorizzazione in chiave moderna.

“Fermi tutti, c’è già un premio internazionale dedicato al grande maestro”. Così il signor Mangione dell’ass. Amici della Lirica Tito Schipa, nata nel 1972 e che oggi conta un centinaio di iscritti. Da anni realizziamo un concorso dedicato al canto lirico in onore di Tito Schipa. Ma l’ultima edizione risale a qualche anno fa. Abbiamo bisogno di aiuto -afferma di un sostegno per continuare a rendere onore a un maestro del mondo e nel mondo”.

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