CronacaPolitica

“Tito Schipa grande patrimonio”, Giliberti e Valente rispondono al figlio

LECCE- Mio padre ha fatto tanto per la città di Lecce, ma nessuno, probabilmente lo sa.  Le parole del figlio del grande tenore Tito Schipa, prima in un post su Fb e poi durante un’intervista ai nostri microfoni, sono un atto d’accusa nei confronti di una città smemorata, che non è riuscita a valorizzare adeguatamente non solo la figura di suo padre, ma di tanti altri eroi, come Rina Durante ad esempio.
Un’amarezza che Tito Schipa Junior si porta dentro da quando il progetto di un museo dedicato al padre naufragò.  E allora cosa chiede al prossimo futuro sindaco? Ecco le risposte e proposte di due dei candidati a sindaco per la città di Lecce: Mauro Giliberti, per il centro destra e Fabio Valente per il movimento 5 stelle.

Tito Schipa è il grande orgoglio dei leccesi, dice Giliberti. Ogni giorno, a mezzogiorno, la sua voce eterna risuona in piazza. Il suo busto del maestro Malecore ci inorgoglisce nel foyer del Teatro Apollo, lì dove vorrò istituire il Premio Tito Schipa, un evento autorevole e di qualità elevatissima. Avrà una ribalta nazionale, televisiva e non solo, anche e soprattutto per la valenza culturale. Ho letto con attenzione lo sfogo di Tito Schipa Junior-continua Giliberti –alcuni dei contenitori di cui parla, dal Politeama al Liceo, non sono di competenza del Comune. Ma comprendo alcune amarezze e spero di restituirgli l’entusiasmo e l’amore che la sua famiglia ha per Lecce, se mi concederà di incontrarlo.

Condivide lo sfogo di Tito Schipa jr anche Fabio Valente, candidato per il Movimento 5 stelle. In 20 anni, dice, non c’è stata alcuna valorizzazione del patrimonio culturale cittadino. L’apporto tanto culturale quanto economico fornito da Tito Schipa padre è sotto gli occhi di tutti senza che quanto lasciato sia mai stato reso patrimonio condiviso della città. Ed ecco la proposta: una valorizzazione anche in chiave moderna di tutto quanto lasciato in termini culturali non solo da Tito Schipa ma anche dagli altri illustri leccesi. L’utilizzo dei contenitori cittadini, recuperati e da recuperare, deve essere volano di sviluppo socio-culturale della città, la loro gestione deve essere affidata a direttori di comprovata esperienza nel settore e con anche il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori.

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