LECCE- “È la lista del Sindaco, il partito valuterà se iniziare da questi nomi od aggiungerne altri” questa la risposta per settimane da parte del segretario provinciale dei fittiani. Per Gabellone c’era la necessità di riunire il direttivo provinciale, incontro di fatto mai convocato. Poi la scelta di ufficializzare Congedo, Marti, Messuti e Monosi previa richiesta a questi di volontà ad esser nella Rosa per l’indicazione di uno di loro alla candidatura per la successione di Perrone. Richiesta non avanzata mai ufficialmente, come detto più volte dagli stessi, e poi l’imprevedibile azzeramento di tutti e quattro da parte del loro stesso partito. Azzeramento annunciato dallo stesso Gabellone e rigettato dagli azzurri. Per Vitali decisione questa inaccettabile, dopo aver perso quasi tre mesi, e chiara volontà di decidere il candidato alla successione del primo cittadino tra i nomi noti a tutta la coalizione. Poi lo scontro telefonico in diretta su Telerama tra il segretario regionale berlusconiano e quello provinciale dei fittiani e la scelta di attendere cosa deciderà il tavolo della capitale.
Ieri la lettera dei quattro con la quale, pur dicendo di esser pronti ad accettare qualsiasi scelta in nome dell’unità, sottolineano per la prima volta di esser comunque in corsa malgrado l’uscita del proprio partito. Lettera inoltrata pensando all’incontro previsto nella serata di Ieri tra gli azzurri e l’ex premier ma il tutto terminato in fumata nera per l’assenza di Berlusconi e rinviato a mercoledì prossimo. Chiaro l’intento, da parte del segretario regionale di forza Italia, di indicare dal tavolo romano la definitiva scelta degli azzurri per giungere alla designazione, entro natale, di colui che potrebbe esser il candidato unitario del centro destra per Sindaco di Lecce
