CronacaLecce

Il Comune punta sul tartufo, è polemica: “Non è identitario”

GIURDIGNANO – “Il borgo di Giurdignano entra ufficialmente a far parte dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo” si legge in uno degli articoli dedicati alla nuova scommessa dell’amministrazione. E la notizia scatena subito la polemica: “se si punta sul tartufo in un paese senza boschi siamo certamente su Scherzi a parte”.

A puntare il dito contro la scelta è il consigliere comunale Donato Fanciullo, Responsabile del Dipartimento Cultura Identità del Movimento Regione Salento.

“È l’ultima follia dell’amministrazione a guida Gravante – tuona – che, per l’ennesima volta, svende il proprio territorio con un’ingannevole promozione del tartufo in un luogo antico che è terra di Dolmen, Menhir, uliveti, testimonianze bizantine e medievali, tavole di San Giuseppe… ma non di certo di tartufi. Il fatto che dei privati decidano di creare una tartufaia è un’iniziativa economica cui va il plauso di tutti – continua – ma che non può e non deve identificare un territorio che con il prestigioso fungo non ha mai avuto nulla a che fare”.

Parla di pubblicità ingannevole il consigliere, immaginando la delusione dei turisti che qui il tartufo potrebbero trovarlo solo presso le aziende private che lo coltivano. “È l’ennesima vetrina mediatica che va in scena a Giurdignano – questa è l’accusa – paragonabile a quelle già viste nel periodo di lotta alla xylella, che qui – tramontati gli annunci e le passerelle – ha lasciato un diffuso cimitero di ulivi. Proprio nella terra in cui il prodotto di eccellenza era l’olio d’oliva”.

Per valorizzare i prodotti identitari di ciascun territorio in Consiglio regionale una proposta di Legge già c’è, avanzata dal consigliere Paolo Pagliaro.

L’idea è di attribuire il marchio Ide.co – di identità comunale – sul prodotto simbolo di cui ogni paese va fiero: uno strumento utile per valorizzarlo, promuoverlo e difenderlo. Ogni comune dovrebbe proporre la produzione, il bene o l’attività su cui intende puntare, purché rispetti i criteri di originalità e di tradizione nella produzione agricola, artigianale, commerciale ed enogastronomica strettamente locale.

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