LECCE – Il gioco delle tre carte indispettisce i candidati Sindaco per Lecce in pectore per i Cor. Perrone afferma che i 5 esponenti (Congedo, Marti, Delli Noci, Monosi e Messuti) sono una sua personalissima indicazione ma prima, nel provocare Forza Italia , afferma: i nostri nomi ci sono! Come dire sono questi. Dagli alleati l’interrogativo: li hanno fatti o sono una personalissima valutazione? Di vero che, mentre gli assessori Monosi e Messuti hanno avuto la forza di dichiarare la loro ufficiale candidatura proprio ai nostri microfoni, dall’altra , e non in un bar, proprio Perrone lancia anche quello di Delli Noci e ripropone il Parlamentare Marti ed il cognato Congedo che sempre davanti alle nostre telecamere però affermò: potrei valutare ma non mi è stato chiesto da nessuno.
Stessa risposta del deputato ma diversa nella sostanza perché questo è probabilmente certo della battaglia del Sindaco per avvantaggiare il Consigliere Regionale. Ma gli azzurri parlano un’altra lingua pur se rappresenterebbero il migliore alleato possibile per le prossime elezioni amministrative. Forza Italia ha già chiarito che si debba partire da zero per individuare esponenti anche della società civile che non spacchino, questa la posizione regionale, nazionale e provinciale di Vitali-Pagliaro, Mazzotta e non ultima certamente l’Onorevole Poli Bortone, ma l’uscente primo cittadino ribadisce il criterio delle Primarie. Perrone parla e indispettisce la coalizione e gli stessi Cor.
Dalle file che fanno riferimento al deputato Marti insofferenza e, quanto detto dal Sindaco, non rasserena i rapporti con il Parlamentare. Scontro a distanza perché a Perrone non è proprio sceso l’affondo fatto giorni fa dall’uomo più vicino a Raffaele Fitto nell’aver dichiarato: prima di ipotizzare la mia persona si dovrebbe chiedere.
E qui risponde e rincara la dose proprio Perrone: Marti ad agosto mi ringraziò per averlo citato e poi pone l’interrogativo: Quindi?
Come dire: cosa è cambiato? e perché a Telerama fa quella dichiarazione? Non è solo questo lo scontro che si acuisce perché nell’intervista a Perrone emerge come se due suoi assessori, uno auto candidatosi, Messuti, e l’altro nominato dallo stesso Sindaco in occasione dell’ultimo tavolo del Centrodestra, Delli Noci, stessero offrendo il fianco ad una loro possibile disponibilità per esser in campo ed in modo trasversale malgrado il tentativo di Perrone di dire: non posso mai pensarlo.
Per il centrodestra la certezza di vincere passerebbe da un allargamento della coalizione ma i nomi emersi da parte Cor danno questa sicurezza? Perché Congedo e Marti forse e gli altri probabilmente no? Fitto che dice? Per ora tace ma sembrerebbe non apprezzare qualche personalismo ed il beccarsi tra grandi.
