LECCE- È un comitato che sta tra la gente, nelle piazze, e che da oggi inizia il tour nelle periferie per far comprendere ai cittadini quali siano le ragioni del NO, cioè per le quali crociare il “no” il 4 dicembre quando, alle urne, gli italiani saranno chiamati a decidere sulla riforma costituzionale, il ddl Boschi. Quella che per Renzi vorrebbe dire tagliare con il passato, con la vecchia guardia. Quella che, invece, per chi dice no, è solo una riforma bluff, una truffa.
Grande movimento con i banchetti informativi e il volantinaggio, in piazza Tellini a Gallipoli, a Santa Maria di Leuca e a Lecce, nel rione San Pio, dove è nato e cresciuto il presidente del comitato, Paolo Pagliaro: “Sarebbe opportuno che Renzi andasse tra la gente, nelle periferie, così si renderebbe conto di come ci stia costringendo a impegnare il tempo su questioni che sono assolutamente secondarie rispetto ai veri problemi delle persone. Venga a capire perché la gente è disperata, perché non arriva a fine mese, perché non ha una casa e perché le pensioni sono insufficienti. La smetta di dire sciocchezze. Parla di abbattere la spesa pubblica… Ma quando mai? Sarebbe bastato non acquistare, per soddisfare il suo ego, l’Airforce costato 200 miolioni di euro. E adesso addirittura ha acquisito la consulenza di un guru della comunicazione per 400mila Euro, per vincere il referendum. Cosa che non accadrà mai, perché la gente non vuol più sentir parlare di Renzi e di questo governo ed è prontissima a sfidarlo alle urne, votando NO il 4 dicembre”.
“È una riforma che divide il Paese, che espropria il popolo della sovranità, crea conflitti di competenza tra Stato e Regioni e tra Camera e nuovo Senato, ed è scritta da una finta maggioranza“. Queste, in sintesi alcune delle ragioni del no, che da oggi saranno illustrate a quanta più gente possibile.
