LECCE- L’osapp (organizzazone sindacale autonoma polizia penitenziaria) sospende ufficialmente la partecipazione ai tavoli di incontro o trattativa presso l’amministrazione penitenziaria centrale.
Lo farà- scrive in un comunicato ufficiale- “fino a quando l’incarico di Capo della stessa Amministrazione sarà mantenuto dal Dott. Santi Consolo da ritenersi principale responsabile dell’attuale situazione”. Parole chiare e dure che accusano l’organizazione centrale di “inadeguatezza– prosegue il comunicato- assoluta autoreferenzialità dell’attuale dipartimento nella gestione e nell’organizzazione del personale di polizia penitenziaria“.
E poi ancora “crescente stato di sofferenza, aggressioni, figuracce in sede di tavolo presso il Ministero degli interni, mancata fornitura degli effetti di vestiario dell’uniforme tale da rendere ridicola l’immagine di un corpo di polizia dello stato”.
Sempre secondo l’osapp gli agenti svolgerebbero la propria attività quotidianamente con le spalle scoperte, senza la giusta tutela istituzionale. Motivo questo che, aggiunto agli altri, sembrerebbe oggi spingere l’organizzazione ad un out out non poi così implicito: o noi o Consolo.
E così il Sindacato esce fuori dai giochi forse complici le vicende di cronaca che sulle case circondariali, in particolar modo nei giorni scorsi, hanno spinto ad una riflessione dal sapore amaro che non lascia più spazio al dialogo o al compromesso.