Politica

Il tavolo del centrodestra, le divisioni e le difficoltà dei Cor

LECCE- Non saranno felici Monosi, Messuti e gli altri candidabili, Marti e Congedo, per non essere stati nominati durante l’incontro tra i segretari provinciali dei partiti di centrodestra. Partire dalla necessità di trovare unità ovunque o zero accordi. Assieme a Lecce ma anche negli altri comuni chiamati al voto nella prossima primavera. Doppie difficoltà.

In primis in casa Conservatori e Riformisti per i troppi nomi che ambiscono e , complessivamente, per una sintesi politica difficile da generare ovunque dove personalismi e veti hanno fatto da padrone negli ultimi dodici mesi. Visioni diverse di strategia sia tra i fittiani che tra i forzisti ma una necessità di trovare una soluzione.

Per Lecce non sarà semplice trovare la quadra solo tra i segretari perché portatori determinanti di voti sono stati anche i movimenti politici e le liste civiche che hanno contribuito alla vittoria di Paolo Perrone ieri assente per impegni romani. Per l’ex sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone non si può ripartire dall’ultima fase amministrativa perché sarebbe come denunciare a priori gli errori e promettere insoddisfazione. Per l’ex ministro questi cinque anni hanno prodotto delusione

Alla delusione della Poli, alla spinta di rinnovamento invocato a livello regionale e nazionale nel partito degli azzurri ed al possibile malumore di chi ha ancora ambizioni di candidatura si dovranno dare risposte concrete per non rompere la ipotetica futura nuova alleanza.  Al prossimo, e più concreto tavolo, le valutazioni concrete sulle scelte future. Concreto perché con la partecipazione della stessa Poli, dei Movimenti politici Regione Salento ed Azzurro Popolare e delle liste civiche che attualmente rappresentano almeno dieci consiglieri comunali con ambizioni e specifiche necessità. Per molti non si dovrà partire dai risultati conseguiti, visto le criticità, ma dalla prospettiva di rinnovamento per una leadership ed un gruppo dirigente aperto e nuovo. Per molti degli uscenti le sorti di Lecce non possono passare solo ed esclusivamente dalle segreterie dei partiti e da alcuni esponenti per giunta non residenti nel capoluogo.

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