LECCE- A Lecce il Pd sul Referendum si spacca. Il segretario provinciale Salvatore Piconese nei giorni scorsi lo aveva annunciato: le diverse voci, a favore o contrarie, avranno pari dignità . E allora se da un lato il partito con autorevoli esponenti, segretario compreso , ma anche con gli onorevoli capone Fritz Massa insieme a Bellanova e Giovanni Pellegrino si mobilita per il Sì , dall’altro c‘è la corrente del No che si organizza nel Comitato sinistra per il No e stila un documento informativo per i cittadini: la Costituzione non si tocca, perché è la casa comune degli italiani.
Nella fondazione Palmieri invece continuano gli incontri del comitato che dice Sì. I tempi sono maturi, sostengono i componenti, per quella riforma dell’architettura istituzionale che il popolo italiano attende da più di 30 anni.
Sull’altro fronte il Comitato per il No del centrodestra avvia organizza appuntamenti in tutta la provincia. “La Costituzione è patrimonio di tutti e non si cambia con il voto di un numero ristretto di parlamentari” , dicono i promotori Paolo Pagliaro di Forza Italia, Pierpaolo Signore di Fratelli D’Italia, Leonardo Calo’ di Lega-Noi con Salvini a cui si sono uniti Silvia Pispico dell’Associazione
“Presidenzialisti per il No alla Costituzione truffa”, Azzurro Popolare con Alessandro Scolozzi, Io Sud con Giampaolo Scorrano ed il Movimento Regione Salento con Cesare Vernaleone. Si parte il 22 luglio da Maglie per proseguire ad agosto in tutta la provincia con dibattiti, convegni, con esponenti politici nazionali e regionali, giuristi, magistrati, esperti. Un’agenda fitta e ancora aperta per mandare a casa, dicono dal comitato, un premier non eletto che vuole calpestare la Costituzione”.