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Nautico di Gallipoli, lo “scippo” dei fondi in aula. Emiliano promette battaglia

BARI- La Regione Puglia promette di sposare la battaglia per salvare il nautico di Gallipoli, dopo lo scippo di 12 milioni di euro, riversati su un altro istituto di Bari: in Aula, rispondendo all’interrogazione del consigliere regionale dei Cor, Saverio Congedo, il presidente Emiliano ha assicurato che farà ogni sforzo possibile per trovare una soluzione, ritenendo l’operato  del governo nazionale “assolutamente privo di giustificazione”. Ha comunicato che il  21 marzo era stata inviata dalla dirigente regionale della Sezione scuola, università e ricerca una lettera nella quale si ribadiva che “l’intervento legato all’Istituto Nautico della Provincia di Lecce riveste carattere di indefettibilità”, con l’invito a considerarlo “assolutamente prioritario” e la richiesta di porre in essere “ogni utile azione al fine di assicurare il relativo finanziamento”. L’assessore al ramo, Sebastiano Leo, è intervenuto a chiarire che “il ruolo della Regione non è stato assolutamente quello di protagonista ma di spettatore, dal momento che i progetti sono stati valutati da una Commissione tecnica ministeriale.

“E’ la conferma che quei soldi sono definitivamente persi – replica Congedo -. E poco importa se tre mesi fa la Regione Puglia ha preso carta e penna e ha scritto al Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) tentando di evitare che tutti e 21 i milioni di euro messi a disposizione dal Ministero andassero al Comune di Bari (per il Nautico della città) e non più, come originariamente stabilito, 12 alla Provincia di Lecce (per il Nautico di Gallipoli) e 9,5 a Bari. Emiliano ha ammesso candidamente che a quella lettera non c’è stata risposta, né è stato fatto altro per riparare in zona cesarini. Nulla!”.

“Condivido l’appello del presidente della Provincia Antonio Gabellone – rimarca dall’altra sponda il consigliere regionale del Partito Democratico, Sergio Blasi – affinché dalla Regione si apra un canale di interlocuzione politica e istituzionale perché i 12 milioni di euro vengano recuperati. La Regione non può far passare questa ingiustizia senza battere colpo”.

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