Cronaca

Regionale 8, Portaluri: “La variante può andare avanti”

LECCE- Dopo la pietra tombale messa a febbraio dal Consiglio di Stato e ribadita nelle scorse ore dal Tar di Lecce sul vecchio progetto relativo alla strada regionale 8, ora si dovrà capire come andare avanti con quello di variante, al momento fermo al parere Via espresso con determinazione dirigenziale del 30 luglio scorso del Servizio Ecologia della Regione Puglia.
“Gli atti relativi alla variante sono pienamente legittimi, lo ha stabilito il giudice salentino”, dice Pierluigi Portaluri, legale difensore di Ccc, il consorzio aggiudicatario dell’appalto. Quindi, a suo avviso, disco verde per poter andare avanti. “Il procedimento di variante avviato nel 2013 – aggiunge – può proseguire, consentendo così alla Regione di portare a compimento la realizzazione di questa importante infrastruttura, rendendo più sicuri i collegamenti con il litorale, sino a oggi teatro di troppi incidenti, molti addirittura mortali. Positive saranno anche le ricadute di questa decisione sui processi di sviluppo del turismo, che sconta nel Salento un’insufficiente articolazione del tessuto viario”. 

Sui nuovi atti, il Tar dice sostanzialmente due cose: le amministrazioni “hanno rispettato la vigente disciplina statale e regionale prevista per il caso di coinvolgimento nella procedura urbanistica di un rilevante numero di proprietari, superiore a 50 (nel solo Comune di Vernole, ben 276)”. E poi aggiunge che, al momento, in ogni caso, quegli atti sono endoprocedimentali, pertanto non impugnabili, visto che la procedura regionale potrà ritenersi conclusa solo dopo l’emanazione della delibera di giunta.

Resta il nodo delle aree già interessate dal vecchio cantiere, in sostanza abusivo secondo i giudici amministrativi, particelle che, per circa complessivi tre ettari, dovranno essere restituite ai proprietari che avevano presentato ricorso tramite l’avvocato Tommaso Millefiori. Prima, però, dovranno essere ripristinati i luoghi. Tutto ciò la Regione può evitarlo se procede all’acquisizione sanante di quelle zone.

Bari non ha ancora fatto sapere come intenderà muoversi.

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