LECCE- C’è un defibrillatore nel tribunale di viale De Pietro, ma nessuno sa chi è in grado di usarlo. Ci sono ascensori che, dopo perenni peripezie e disagi, finalmente funzionano, ma non ci sono montacarichi esterni con cui trasportare fascicoli ma anche, in caso di necessità, delle barelle. Ci sono cornicioni che si sfaldano, tanto da aver richiesto l’installazione delle pensiline provvisorie, e questo nonostante da cinque anni sia stato presentato al Ministero un progetto di manutenzione straordinaria necessaria.
Per chi vive questa realtà non sono cose di poco conto visto che tra lavoratori e utenti qui transitano giornalmente circa duemila persone. Ecco perché i sindacati hanno indetto un’assemblea, dopo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’episodio che ha visto colto da infarto un dipendente, strappato alla morte da un collega e con gli operatori del 118 che hanno dovuto caricare la barella per sei piani a piedi.
Nell’aula magna del primo piano, una mattinata di interventi e proposte. Non è un posto insicuro il Tribunale, secondo il responsabile della sicurezza per i lavoratori, Ippazio Morciano. Ma delle migliorie vanno apportate, per i sindacati. Problemi ignorati, a loro avviso. Motivo per cui si potrebbero prevedere “iniziative decise”.