TORRE CHIANCA- Ritornano in primo piano, a Torre Chianca, vecchi fantasmi legati al degrado e alle esigenze più urgenti per i cittadini. “Da settimane non si parla d’altro che di San Cataldo, ma ai nostri canali che sono di nuovo abbandonati a se stessi e in preda alle canne, chi ci pensa?”, tuonano quanti, sia per motivi personali che per la gestione di attività commerciali, tengono al decoro e al futuro di questa località che, per ironia della sorte, dista soltanto pochissimi chilometri dalla “Signora del barocco”. È per questo che l’Associazione Marina di Torre Chianca si è vista costretta, ancora una volta, a intervenire sulla questione, inviando una richiesta di sollecito non soltanto al Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi ma anche alla Regione Puglia, al Ministero dell’Ambiente e al Comune di Lecce.
“Nonostante innumerevoli solleciti al Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi e all’Assessorato all’Ambiente del Comune di Lecce a cui questa Associazione si è rivolta per lo stato pessimo igienico – sanitario dei canali Fetida, Gelsi e Idume, la cittadinanza non ha mai riscontrato da parte delle istituzioni un adeguato interesse per la bonifica e le funzioni idrauliche delle acque nei canali e nelle foci dei fiumi sopra citati. – scrive il Presidente dell’Associazione Marina di Torre Chianca, Daniele Biasco.
L’ultimo intervento sul canale Fetida risale infatti a luglio 2014, quando soltanto una parte del finanziamento della Regione Puglia ammontante a 210mila euro fu impiegata per la pulizia straordinaria del canale, con le promesse di una successiva manutenzione ordinaria mai effettuata. “I canali di Frigole sono stati bonificati e a breve i lavori saranno ultimati, mentre per Torre Chianca di recente è stato bonificato un solo canale e non esistono ad oggi programmi strutturati per una pulizia completa. Possiamo sperare – conclude Biasco – che le Istituzioni mostrino di voler tutelare fino in fondo i nostri diritti di cittadini o Torre Chianca deve restare a vita la Cenerentola del Salento?”