Cronaca

Nessuna estorsione ai danni dei dipendenti: assolto Sergio Scorza

NARDO’- Assoluzione piena, “perché il fatto non sussiste”. Così si chiudono 12 lunghi anni di vicenda giudiziaria per l’imprenditore di Nardò Sergio Scorza, per il fratello Piero e per il ragioniere Maurizio Vergari.
L’inchiesta prese il via dopo la denuncia di quattro lavoratori, impiegati nella masseria di Scorza. L’accusa era pesantissima: estorsione ai danni dei dipendenti. 89 le persone offese, secondo la tesi accusatoria. Di queste, 19 si costituirono parte civile.

Gli imputati avrebbero costretto i dipendenti, minacciandoli di licenziamento se non avessero acconsentito, a turni di lavoro massacranti, a firmare dei fogli in bianco con cui si assumevano diverse responsabilità, e a modificare i propri contratti. E poi avrebbero intascato parte degli stipendi. Nelle ipotesi di reato per cui Scorza, nel 2004, fu arrestato e posto ai domiciliari c’era anche la riduzione in schiavitù.

Ora i giudici, accogliendo le tesi degli avvocati difensori, hanno detto che no, non andò così. I contratti in questione venivano cambiati migliorando la posizione dei dipendenti, nessuna fetta di stipendio veniva intascata dagli imprenditori e poi l’avvocato Bonsegna dimostrò come uno dei quattro lavoratori che presentarono la denuncia non conoscesse il significato dei termini usati nella stessa. Quattro casi, derubricati in violenza privata, sono andati in prescrizione.

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