GALLIPOLI – Dopo il corteo, arrivano le petizioni online. Trema la sanità salentina in vista dell’ufficialità del Piano di riordino ospedaliero. Tra i nosocomi a rischio accorpamento e tagli anche il Sacro Cuore di Gallipoli.
Dopo la manifestazione di domenica scorsa organizzata dall’Associazione Sacro Cuore che ha visto la partecipazione di diversi schieramenti politici, nelle scorse ore sono state avviate due petizioni online sulla piattaforma Change.org indirizzate al governatore Michele Emiliano, affinché eviti drastiche soluzioni per l’ospedale gallipolino.
Così come urlato domenica per le vie della città, per Forza Italia, Noi con Salvini, Pd, Sel e tutti i cittadini l’alternativa possibile è solo una: No alla chiusura Sì al potenziamento.
Tra i promotori delle due petizioni, Emilio Lisi: “L’ospedale Sacro Cuore di Gallipoli rappresenta un’eccellenza per il Salento e per tutta la Regione. Ora, a causa dei tagli alla sanità, sta rischiando la chiusura, un ridimensionamento in favore di altre strutture obsolete, con ingente sperpero di danaro pubblico”.
“No alla chiusura Sì al rilancio” é invece il motto del coordinatore cittadino Fi Antonio Baldari che crede nell’importanza di poter dare alla città “una struttura ospedaliera sempre più efficiente e al passo con le esigenze sanitarie del territorio”.
Gallipoli quindi continua la sua lotta per custodire il suo bene prezioso, difeso anche dallo stesso viceprefetto, e attuale commissario straordinario di Gallipoli, Guido Aprea che proprio qualche giorno fa ha incontrato il presidente della Regione Emiliano, al quale ha consegnato una relazione dettagliata su quelle che sono i punti di forza e le potenzialità del Sacro Cuore.
La petizione é consultabile al link: https://www.change.org/p/l-ospedale-sacro-cuore-di-gallipoli-va-potenziato-non-chiuso?utm_source=action_alert&utm_medium=email&utm_campaign=489626&alert_id=izBnegYEad_iC3UQzbr61frZnr8U5CFUTZH8cDdaaQ1paNxbNdvHm4%3D