BRINDISI-Il contratto tra la Regione Puglia e Ryanair sottoscritto sei anni fa per dare la possibilità alla compagnia aerea di installare le proprie basi negli aeroporti di Bari e Brindisi è scaduto e si è rinnovato automaticamente alle stesse condizioni previste all’epoca.
È critico il Presidente di Invimit, società del ministero e dell’economia è critico. “Questo, dice Massimo Ferrarese, va a scapito della Puglia, del Salento e dei cittadini . Sono convinto che i voli low-cost non solo non debbano essere toccati, ma vadano moltiplicati, possibilmente abbassando ulteriormente i prezzi. Ma non giustifico chi ha consentito che il contratto tra la Puglia e Ryanair, sottoscritto sei anni fa per dare la possibilità alla compagnia aerea di installare le proprie basi negli aeroporti di Bari e Brindisi, sia stato fatto scadere e rinnovato automaticamente alle stesse condizioni previste all’epoca per lo start-up…. Nel 2014, prima della scadenza del contratto, sarebbe stato necessario verificare se Ryanair fosse determinata a proseguire il servizio, come nei patti, in maniera autonoma visti i grandi risultati (3 milioni di passeggeri) riportati in Puglia. Altresì, prima della scadenza di quel contratto, si sarebbe dovuto verificare se altre compagnie, sviluppatesi negli ultimi anni, avessero potuto offrire servizi simili o addirittura più convenienti. E invece, e qui ha ragione il governatore Michele Emiliano, chi doveva salvaguardare gli interessi dei pugliesi ha fatto sì che Ryanair potesse incassare – conclude – altri 70 milioni di euro senza la minima trattativa. Chi non tiene conto degli interessi dei cittadini o è in malafede o non è in grado di svolgere le proprie mansioni. E deve assumersene le responsabilità”
