TARANTO – “In nome del popolo inquinato chiediamo veritĂ e giustizia”: questa l’essenza del significato della presenza dei rappresentanti di Legambiente, oggi, con un significativo e lungo striscione davanti al tribunale di Taranto nel giorno di quella che sarebbe dovuta essere la prima udienza del processo Ilva (rinviata poi a dicembre). Non era presente solo Legambiente all’esterno del Palazzo di Giustizia di Taranto, ma c’era anche un presidio del sindacato Slai Cobas. “VeritĂ – dice Legambiente in una nota – perchè Taranto ha diritto di sapere chi ha inquinato e chi è stato suo complice; veritĂ perchè Taranto ha diritto di sapere quante morti e quante malattie sono state causate dagli avvelenatori”. Legambiente chiede “giustizia per le vittime degli avvelenatori: le vittime di malattie e le vittime economiche che hanno visto le loro attivitĂ spazzate via dall’inquinamento”. “Legambiente è al loro fianco -si spiega nela nota- come lo è stata sin dal 2000, unica associazione (e quasi unica parte civile) a costituirsi e a vincere cause contro il colosso siderurgico”.