Cronaca

Xylella, l’appello di Coldiretti: ”Si restituisca la libertà di produrre agli imprenditori”

LECCE- “Sollecitiamo la scienza a mettere presto nero su bianco i risultati sulla tolleranza del Leccino a Xylella fastidiosa. Dati che sembrano più che incoraggianti“. Coldiretti Lecce non nasconde la preoccupazione per la grave empasse che ormai da due anni attanagliata l’agricoltura del Salento”.
“Dal 2013 – dice il direttore di Coldiretti Lecce, Giuseppe Brillante – l’agricoltura salentina è impossibilitata a muoversi dalle imposizioni europee che vietano non solo il reimpianto dell’ulivo ma anche del mandorlo, del ciliegio, oltre ad altre specie che caratterizzano il paesaggio mediterraneo”.

Coldiretti il 10 agosto ha dato vita ad una grande mobilitazione di agricoltori difendendo simbolicamente un impianto di ulivi di cultivar Leccino nella zona di Alezio. “L’area infetta è ormai ben lontana dalla linea taglia fuoco che dovrebbe fermare l’avanzata del batterio – incalza Brillante – Appare dunque incomprensibile il divieto. Non chiediamo il finanziamento per il reimpianto ma ci battiamo per la libertà di scelta imprenditoriale dei coltivatori salentini.

“Il desiderio di mettere a dimora nuove piante – dice il presidente di Coldiretti Lecce, Pantaleo Piccinno – è sintomo di una voglia di riscatto e del recupero di un giusto rapporto con l’ambiente. Questi sentimenti vanno valorizzati e non possono essere soppressi da un divieto che ad oggi non ha più senso”.

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