SCORRANO- “15 agosto 2015. Ospedale di Scorrano (Le). Reparto di Chirurgia. Sanità da incubo. I pazienti costretti a subire una temperatura infernale. Nel bilancio della Regione Puglia la spesa sanitaria occupa il primo posto. […] Nessun rispetto per chi soffre. […] Vergogna, indignazione e rabbia”.
È lo sfogo di un paziente dell’ospedale Veris Delli Ponti. E a questo si aggiunge quello di una seconda utente: “Ho vissuto lo stesso incubo in ortopedia qualche giorno fa. Persone allettate con patologie respiratorie e che come unico refrigerio avevano un piccolo ventaglio. È uno schifo e sono indignata”.
Nell’estate del caldo record, senza nessuna tregua dagli inizi di luglio, i malati ricoverati nel nosocomio di Scorrano sono stati costretti al tour de force delle sudate, con il rischio di complicanze visto che si è trattato nella gran parte dei casi di pazienti appena sottoposti a intervento in sala operatoria.
D’altronde, il reparto di chirurgia è al secondo piano e quello di ortopedia al terzo e raffreddare quelle stanze di degenza è impresa ardua, se si pensa alla scarsa logistica con cui si ha a che fare. In entrambe le Unità operative, infatti, sono installati due condizionatori alle estremità dei corridoi. Ma nelle camere l’aria fredda non è riuscita a compensare il caldo, persistente, insopportabile.
Due le scelte: tenere chiuse le finestre e boccheggiare o aprirle per provare ad avere un minimo di ricircolo dell’aria e far entrare ancora più afa. Esasperati i malati. “E’ un problema che riguarda i reparti non ancora ristrutturati”, dice il direttore sanitario del Veris Delli Ponti, Osvaldo Maiorano. Effettivamente, la climatizzazione è diversa in cardiologia, psichiatria e nelle altre divisioni, dove il ricambio di aria è centralizzato, la temperatura viene gestita da una centralina e rimane costante.
“I lavori per la ristrutturazione dell’Ortopedia partiranno il primo settembre – assicura Maiorano – e riguarderanno anche l’assistenza sui climatizzatori, oltre agli impianti, alla distribuzione delle stanze, alla realizzazione dei bagni in camera”. Per la chirurgia, invece, si dovrà aspettare ancora, visto che si è ancora in fase di progettazione. E ai pazienti, oltre agli acciacchi, non resta che sopportare anche il caldo.