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Lega Pro: nuovi input per le “rose” ma chi farà il Lecce?

LECCE- Campionato finito per il Lecce, ma il presidente Tesoro ha adottato una linea dura ordinando ai propri calciatori di continuare gli allenamenti sebbene non ci siano impegni ufficiali da rispettare.
Una decisione che l’attuale patron del Lecce prese anche all’indomani della finale di ritorno play off che premiò il Carpi, promosso in serie B. Al Via del mare, quel giorno, si presentarono in pochi, tra i quali Javier Chevanton. Troppo tardi per risvegliare le coscienze dei propri calciatori, se questo è l’intento del massimo dirigente del Lecce. E al contrario delle precedenti stagioni non ci sarà spazio neppure per i processi poiché il numero uno del club di Piazza Mazzini sembra voler tenere fede alle intenzioni manifestate lo scorso febbraio quando in conferenza stampa disse che a giugno la sua avventura a Lecce sarebbe terminata. Savino Tesoro adesso attende coloro che hanno a cuore le sorti del Lecce, chi, forse precipitosamente lo ha colpevolizzato di una cattiva gestione della società.

Gli errori in ambito di mercato si possono commettere e nella stagione sportiva appena terminata se ne sono commessi più dei passati campionati visti i risultati. Ma le critiche sembrano lasciare il posto alle notizie che da giorni circolano riguardo al futuro del Lecce calcio. La pista che conduce al patron della Sampdoria Massimo Ferrero sembra essersi raffreddata notevolmente. A spaventare il simpaticissimo presidente blucerchiato potrebbe essere stata la richiesta avanzata da Savino Tesoro facendo leva sui conti maturati in queste tre stagioni. Delle cordate emerse nei mesi scorsi segnali flebili, anzi nulli. Nel momento in cui bisogna uscire allo scoperto, le belle intenzioni restano congelate. Probabilmente il giocattolo Lecce è troppo caro secondo i potenziali acquirenti, ma la verità, anche sul valore reale del club e del parco giocatori, potrebbe essere rivelata da Savino Tesoro in persona, in maniera trasparente e senza alimentare i dubbi e il chiacchiericcio che si fa in questi giorni.

Intanto le società di Lega Pro possono prendere già visione delle decisioni prese dai vertici della Lega di Firenze e illustrate in una conferenza stampa. La fidejussione per l’iscrizione al prossimo campionato scende da 600 a 400 mila euro. La differenza sarà assicurata dalla Lega. E le società che avranno un monte ingaggi non superiore al milione di euro riceveranno un bonud di 100 mila euro. Importante novità anche per quanto riguarada la composizione delle “rose”. Ogni società dovrà avere un massimo di 24 professionisti, dei quali 8 under 21.

La rosa attuale del Lecce è composta da 24 calciatori, ma gli under 21 per la prossima stagione sarebbero soltanto due: il portiere Chironi, classe ’97, e il difensore Pino, del ’95, rientrato a gennaio dal prestito al Matera. Il tesseramento di almeno 5 calciatori under 21 (e il loro minutaggio) comporterà un contributo economico come già comunque avviene.

A prescindere da chi sarà il management della società leccese per poter accedere a questi fondi, sia pur esigui, dovrà attenersi a questi parametri.

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